QUALIFICAZIONI

Spagna, Mondiale ad un passo

Ultimi 180 minuti contro Georgia e Turchia

LNella foto: l'allenamento dellaSelección a Las Rozas (foto RFEF)

Carlo Bianchi

Siamo ormai ad un passo dalla qualificazione diretta al Mondiale di una Spagna tre punti davanti ai rivali turchi e con una differenza reti nettamente a favore. I prossimi impegni la vedranno impegnata a Tblisi contro la Georgia sabato 15 ore 18.00 e martedì 18 a Siviglia ore 20.45 contro la Turchia. Poche le novità fra i venticinque convocati di Luis de la Fuente. Uniche assenze quelle di Le Normand e Dani Carvajal per infortuni oltre che del lungodegente Pedri, Rodrigo ancora fuori con la novità di Pablo Fornals, centrocampista del Real Betis. Come attaccanti c’è solo l’imbarazzo della scelta nonostante le perduranti assenze di Lamine Yamal, la polemica con il Barça continua, e Nico Williams. Il CT spagnolo confida ancora in Borja Iglesias lasciando fuori il comasco Alvaro  Morata. Difesa confermata con i quattro titolarissimi Pedro Porro, Huijsen, Laporte e Cucurella, a centrocampo Mikel Merino, Zubimendi e probabilmente Fabián Ruiz. La Roja sia maschile che femminile stanno attraversando un momento storico e di grande splendore, nonostante il rinnovamento in atto che non ha dato contraccolpi anzi. Aitor Karanka che tutti ricordano con un passato come secondo di Mourinho e con non felicissime esperienze in Premier, è ora il Direttore Tenico dello Sviluppo ed afferma con orgoglio: “Ci sono alcune nazionali incluso quella Campione del Mondo che hanno difficoltà nel qualificarsi. Siviglia è una sede che ci porta fortuna ricordando quello storico 12-1 che ci portò al Mondiale negli Stati Uniti nel 1994”. In occasione dell’incontro di Siviglia la Spagna esordirà con la nuova maglietta appositamante disegnata dall’Adidas con una base rossa e righine gialle verticali. La polemica dicevamo fra il Barcellona e la Federazione non si placa e come al solito il motivo sta nella convocazione di Lamine Yamal affetto da tempo da una noiosa pubalgia. Rimpallo di responsabilità mettendo di mezzo anche il medico belga che ha suggerito riposo e riabilitazione oltre agli stessi Karanka e Deco, quest’ultimo come rappresentante dell’entità blaugrana. Insomma un caos nel quale tutti sono sprofondati senza volere ma che giocoforza provoca ancora maggiori frizioni fra le due entità. Non se ne sentiva proprio il bisogno.