SAN SIRO

L’Inter aggancia la Roma in vetta: 2-0 alla Lazio

Decidono le reti di Lautaro e Bonny

Nella foto: esultanza Lautaro Martinez (foto Daniele Buffa/Image Sport)

Anoir Assou

Troppa Inter per una piccola Lazio, con i nerazzurri di Christian Chivu che a San Siro superano per 2-0 la formazione di Sarri e chiudono nel migliore dei modi prima della sosta per le nazionali. Un successo meritato, costruito con aggressività e intensità, che consente ai nerazzurri di agganciare la Roma in vetta alla classifica approfittando del passo falso di Milan e Napoli.
Bastano tre minuti per indirizzare la serata: Lautaro Martinez, al termine di un pressing feroce, approfitta di una leggerezza di Isaksen nei pressi dell’area biancoceleste e, con un tiro d’esterno sotto l’incrocio, sigla l’1-0. Un gol da centravanti puro, che infiamma San Siro e mette subito la gara sui binari giusti per i nerazzurri. L’Inter parte con ritmo altissimo, aggredendo ogni pallone e impedendo alla Lazio, falcidiata dagli infortuni, di impostare gioco. La squadra di Sarri appare stordita nei primi quindici minuti, poi cresce lentamente e riesce a rendersi pericolosa, superata la prima linea di pressione, sfruttando le giocate di Zaccagni (migliore in campo dei biancocelesti) e le incursioni di Isaksen.
La ripresa si apre sulla stessa falsariga: Inter aggressiva nel pressing, e Lazio a costruire in spazi stretti e con le linee intasate. Dopo alcuni tentativi  Di Marco serve un assist perfetto per Bonny che sigla il raddoppio nerazzurro: un traversone teso che taglia fuori la difesa e vale il 2-0. Pochi minuti dopo Zieliński trova anche il tris, ma il VAR annulla per un tocco di mano dello stesso Di Marco a inizio azione.
Nel finale la Lazio si dimostra vivace e intraprendente, tanto da sfiorare il gol con una traversa. I biancocelesti provano a riaprire la gara, ma Sommer e la difesa tengono il risultato senza affanni. L’Inter chiude così questa parte di stagione nel migliore dei modi, confermandosi solida, affamata e con la consapevolezza di poter gestire anche le rotazioni. Chivu può guardare con fiducia alla ripresa dopo la pausa: la sua squadra è in testa, e il segnale lanciato alle rivali è chiaro.