Robert Vignola
Un derby, quello dell’Appennino, che arriva in un momento particolare. La Fiorentina è ultima, il Bologna è tornato a graffiare nei quartieri alti. Nessuno si aspettava una Viola in difficoltà, che nelle prime sette giornate ha racimolato la miseria di tre punti e divide l’ultimo posto insieme a Genoa a Pisa. La Viola è uscita distrutta da San Sirto dove ha tenuto testa al Milan, cedemndo solo nel finale, complice un calcio rigore che definire dubbio diventa eufemismo, scatenando la rabbia di Pioli e Pradè. Ma le chiacchiere non portano punti, e adesso la Fiorentina è chiamata a ritrovare la strada che porta quanto meno verso la tranquillità. L’organico c’è, ma adesso servono i punti per non continuare ad affogare la stagione nei dispiaceri. All’orizzonte però c’è un impegno ad altissima tensione, perché al Franchi arriva il lanciato Bologna, quinto a tre punti dalla vetta occupata dal Milan. E il Bologna vuole continuare a crescere ed allungare in classifica, dopo le posizione sono abbastanza corte.
Questo derby arriva nel momento peggiore per la Fiorentina che però deve trovare la forza per risollevarsi. La società ripone fiducia in Pioli, ma è chiaro che alla fine a decidere il futuro di un tecnico sono sempre i risutati. E qualora non dovessero arrivare, per il tecnico che ama Firenze, si aprirebbero le porte dell’esonero. Avversario quindi scomodo per un Bologna che sa di afffrontare una squadra con l’acqua alla gola, ma i rossoblù dell’ex Vincenzo Italiano, sono disposti a tutto, meno che a fare regali. I punti servono al Bologna. Ma servono tanto anche alla Viola.






