Francesco Raiola
Alla vigilia della delicata sfida di Champions League tra PSV Eindhoven e Napoli, Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa con il consueto equilibrio tra realismo e ambizione. Il tecnico azzurro, consapevole del valore dell’avversario, ha voluto sottolineare come la partita in Olanda rappresenti un passaggio importante nel percorso di crescita della squadra: «Il PSV è un’ottima squadra, che ha vinto il campionato olandese e gioca un calcio molto aggressivo. Ma siamo qui per giocarci la partita con le nostre qualità e per misurare le nostre ambizioni».
Conte ha ribadito più volte il concetto di mentalità , cardine del suo progetto: «La Champions è una scuola, e noi dobbiamo essere bravi studenti. Ogni gara ci insegna qualcosa, anche quando il risultato non è quello che vogliamo». Inevitabile il riferimento alla recente sconfitta in campionato: «A Torino è mancata concretezza, ma la prestazione mi è piaciuta. È questo lo spirito che dobbiamo portare in Europa».
Il tecnico ha poi parlato delle condizioni della squadra, lasciando aperto più di un dubbio: «Su McTominay dobbiamo aspettare. Ha avuto un taglio alla caviglia, valuteremo domani. Starà anche a lui prendersi la responsabilità di capire se può giocare». Un passaggio che racconta bene l’approccio di Conte, sempre diretto e basato sulla fiducia reciproca tra tecnico e giocatori.
Dal punto di vista tattico, il Napoli dovrebbe presentarsi con il consueto 4-1-4-1, con Milinković-Savić tra i pali, difesa formata da Di Lorenzo, Beukema, Juan Jesús e Gutiérrez, Lobotka a fare da schermo davanti alla retroguardia e una linea di quattro alle spalle dell’unica punta composta da Politano, Anguissa, De Bruyne e, se recupera, proprio McTominay. In avanti spazio a Lucca, pronto a battagliare con i centrali olandesi, anche se Højlund resta un’opzione credibile.
Il PSV di Peter Bosz, invece, dovrebbe rispondere con un 4-3-3 votato all’attacco: Kovar in porta, difesa con Salah-Eddine, Gasiorowski, Obispo e Mauro Junior; in mezzo al campo Veerman, Schouten e Saibari; in avanti il tridente con Perisic, Man e Til, pronti a sfruttare gli spazi lasciati dagli azzurri.
La direzione della gara è stata affidata al tedesco Daniel Siebert, arbitro esperto, abituato alle grandi sfide europee. Conte, in chiusura, ha voluto trasmettere fiducia: «Abbiamo rispetto per tutti, ma paura di nessuno. Vogliamo giocare la nostra partita, con coraggio e organizzazione. È questo il modo migliore per onorare la Champions». E domani sera, al Philips Stadion, il Napoli andrà a misurare quanto è cresciuto davvero.






