Debora Cinti
L’Atalanta sembra aver ritrovato lo smato giusto per riprendere la corsa verson i quartieri alti, l’esatto contrario di una Lazio che annaspa in una posizione anonima di classifica e con tanti problemi. L’ultimo pari interno contro il Torino, la perdita per lungo tempo di Castellanos, tolgono alcune certezze a Maurizio Sarri costretto ad andare avanti con quello che passa il convento biancoceleste.
Di contro una Dea che si è ripresa dopo un avvio così così. Adesso la squadra si muove che è una meraviglia, gioca bene, trova con estrema facilità la via del gol anche se l’1-1 prima della sosta potrebbe far pensare il contrario. Ed allora ecco che Atalanta-Lazio di domenica, apre a nuovi orizzonti, perchè la Dea vuole spingere forte sull’accelleratore per avvinare sempre più i quartieri aristocratici. Dal canto suo una Lazio che vuole tornare a correre. L’ultima contro il Torino, salvata da un rigore in extremis di Cataldi, ha lasciagto amaro in bocca ma anche la consapevolezza che quest’an no di sarà da soffrire e andare oltre i limiti di stagione legati anche all’emergenza infortuni. Partita della svolta? Se lo augura il Comandante che recupera Dia che in assenza di Castellanos, sarà il terminale offensivo. Juric, che torna a sedere su una panchina all’Olimpico dopo la disgraziata parentesi alla Roma, sa di avere per le mani una autentica macchina gol. Oggi ne può contare due per ruolo, nessuno meglio della Dea nella conformazione di una rosa solida e competitiva. Non si fa torto alla Lazio enunciando le bellezza dell’Atalanta, semmai la si mette in guardia. Prevenire è meglio.






