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“Cremonese squadra fisica, difficile da affrontare”

Chivu carica i suoi alla vigilia della sfida con la matricola terribile

Nella foto: Cristian Chivu

Armando De Paolis

Il peggior momento è alle spalle, con l’Inter che ha ritrovato forma, condizione e soprattutto quattro vittorie di fila (due in campionato, altrettante in Champions) che l’hanno rilanciata in classifica. Domani a San Siro però arriva la matricola Cremonese che sta bene e vanta gli stessi punti dei nerazzurri ew che a San Siro ha già fatto male al Milan. Chivu lo sa benissimo e mette in guardia i suoi. “La Cremonese è una squadra fisica, umile e ben allenata. Conoscono i loro limiti e vogliono rimanere in Serie A. Hanno un allenatore che sa come si fa e giocatori di esperienza, che capiscono i momenti. Hanno cuore e umiltà”.

E naturalmente difficile difficile aspettarsi risposte sulla formazione. “Potrei anche dirla oggi, ma non l’ho mai fatto. In allenamento mischio sempre le carte per responsabilizzare tutti. Magari oggi qualcuno è arrabbiato perché pensa che domani non giocherà e questo è quello che voglio. Spesso la dò tre ore prima della partita”.

Intanto si gode la ritrovata solidità difensiva. “Abbiamo trovato equilibrio, siamo migliorati molto. Abbiamo più attenzione anche quando attacchiamo, sono contento. Io parto sempre dal fatto di non subire gol, dall’organizzazione e dall’attenzione”.

Notevole nell’assetto tattico, la perdita di Thuram. “A Cagliari gli ho dato qualche minuto di riposo, contro lo Slavia secondo me lui e Lautaro erano la coppia ideale per dare loro problemi. Si divertiva e stava bene, ma l’infortunio è sempre dietro l’angolo. Dispiace perderlo, anche dal punto di vista umano. Fortunatamente non è gravissimo. Chi lo sostituirà? Non ho ancora deciso. Pio Esposito o Bonny in coppia con Lautaro? Per ora sono sicuro solo di Lautaro, ho un’idea, al 90% so chi affiancherà Lautaro, ma non ve lo posso dire”.

Giusto così, anche per non dare vantaggi all’avversario. In campo, Chivu, si aspetta conferme dalle sue scelte.

Sul miglioramento della condizione atletica

“La condizione è importante, ma io non ho mai cercato scuse anche se la preparazione è stata molto breve. Poi è ovvio che andando avanti la condizione migliora, si trova maggiore brillantezza… Però poi subentra il rischio infortuni, le cose vanno così. La squadra si allena sempre bene, a volte anche più di quello che servirebbe. Discuto spesso col preparatore atletico di questo… La cosa più importante resta la disponibilità dei giocatori”.