Francesco Raiola
Al Maradona domani sera andrà in scena Napoli-Sporting Lisbona, una partita che vale già molto del futuro europeo degli azzurri. Antonio Conte in conferenza stampa ha messo subito in chiaro quanto le difficoltà di organico pesino, spiegando che il doppio impegno porta inevitabilmente a un rischio infortuni più alto e che quando le defezioni si concentrano in un reparto la situazione diventa critica. «Rrahmani si è fatto male in nazionale, poi si è fermato Buongiorno. Spinazzola sta giocando sempre ed è affaticato, Olivera pure. Mazzocchi e Marianucci non sono in lista: il quadro è questo», ha dichiarato. Da qui la possibilità di soluzioni d’emergenza, perfino l’ipotesi Elmas terzino: «Cercheremo di recuperare tutti, ma se serve rischiare qualcosa lo faremo».
Sul rapporto con De Bruyne, Conte ha voluto chiudere ogni polemica: «Non mi piace parlare del singolo. In quella partita col Milan la prestazione di squadra c’è stata, anche se abbiamo pagato due disattenzioni che non possiamo permetterci. Kevin è un giocatore del Napoli, va sostenuto come gli altri. Una volta puoi concedere l’errore, la seconda no. Quello che dovevo chiarire l’ho chiarito, patti chiari e amicizia lunga».
Ampio spazio anche alla lettura dell’avversario: «Lo Sporting è una delle grandi del Portogallo, contendono sempre il titolo con Porto e Benfica. Li ho affrontati ai tempi del Tottenham e molti giocatori sono rimasti, sappiamo che sarà una partita difficile». Quanto al calendario, il tecnico ha scelto la via dell’equilibrio: «Loro hanno giocato un giorno prima, noi siamo tornati tardi da Milano e non è la miglior condizione. Avere un giorno in più ci avrebbe permesso di prepararci meglio, ma non voglio fare polemica: dobbiamo accettare e andare avanti».
In campo si va verso un Napoli disposto con Meret tra i pali, Juan Jesus e Beukema al centro, Spinazzola e Olivera da valutare sugli esterni, McTominay davanti alla difesa con De Bruyne e Lobotka in mediana, De Bruyne e Politano a sostegno di Højlund unica punta. Lo Sporting dovrebbe rispondere con João Virgínia in porta, Fresneda, Quaresma, Inácio e Araújo in difesa, Hjulmand e Kochorashvili a centrocampo, con Pedro Gonçalves, Trincão e Quenda alle spalle di Suárez. La direzione di gara è stata affidata all’olandese Danny Makkelie.
Conte ha chiuso con un monito: «A Manchester l’espulsione ha cambiato tutto, col Milan abbiamo concesso troppo nei primi minuti. Io faccio del miglioramento la mia ragione di vita: non possiamo permetterci disattenzioni, dobbiamo crescere come squadra». Domani al Maradona serviranno lucidità e coraggio, perché solo così il Napoli potrà trasformare i problemi in forza, con la spinta di oltre 50.000 tifosi azzurri.