Massimo Ciccognani
I Derby non si giocano, si vincono, a qualsiasi latitudine. E così il derby di Madrid se lo prende, con merito, l’Atletico, che si divora il Real in un match dominato dai rojblanco del Cholo Simeone che da subito hanno impresso alla gara un timbro indelebile. E’ finita 5-2, ma i gol per l’Atletico potevano essere anche otto visto il volume di gioco e occasioni create. Pressing alto, esterni a tutto gas, tanta garra come piace al Cholo. Atletico attento dietro a non concedere nulla, poi strappi irresistibili dalla cintola dove Simeone e soprattutto lo scatenato Alvarez, hanno mandato ai pazzi la retroguardia del Real. Dal canto suo, la squadra di Xabi Alonso ha giocato al piccolo trotto, manovra lente e di facile lettura, sempre in ritardo sulle seconde palle per non parlare dei primi contrasti sempre a tinte biancorosse. La partita della verità del Metropolitano, ci ha restituito un Atletico in netta ripresa, ma anche un Real impacciato, capace di trovaren strada facendo due go grazie ai guizzi di qualità di Mbappè e Arda Guler. Ma al calcio si gioca in undici, e flim undici di Simeone hanno disegnato calcio spettacolare, che da solo vale il prezzo del biglietto. Una umiliazione mai vista per chi arrivava al metropolitano da primo della classe, pronto a stendere le velleità di ripresa dei colchoneros. Ai quali non sono bastati quarantacinque minuti di grande intensità, perché al vantaggio lampo di Le Normand (ma la difesa blanca dov’era?), hanno fatto riscontro nel giro di cinque minuti i gol di Mbappè e Arda Guler nelle uniche due azioni in cui il Madrid di Alonso ha sviluppato la manovra in verticale. All’intervallo si è andati sul 2-1 Real, ma con la consapevolezza che l’Atletico meritasse di più. E nel secondo tempo, infatti, non c’è stata storia. Il Re al ha incassato il pari che non si vede neanche sui campi della periferia di Madrid, con il colpo di testa di Sorloth in area che ha sovrastato Militao e Huijsen che si sono fatti uccellare come debuttanti allo sbaraglio. E lì si è capito che l’Atletico l’avrebbe vinta: la doppietta dello scatenato Julian Alvarez e poi in contropiede il sigillo di Griezmann, hanno fissato il punteggio sul 5-2. Che non è neppure veritiero se si contano le occasioni avute dai Colchoneros. Una sconfutta pesantissima, che mancava da 75 anni, a mandare in delirio il popolo rojblanco e spingere all’inferno il Real con Xabi Alonso che incassa la prima sconfitta e domani può subire il sorpasso in vetta da parte del Barcellona che ospita la Redal Sociedad. Respira a pieno polmoni Diego Simeone, dal possibile funerale (calcistico) in caso di sconfitta, all’estasi dopo la manita ai rivali di sempre. Non è roba da tutti i giorni. E gli occhi da duro del Cholo rigati da qualche lacrime, fanno capire il peso di un’impresa, tanto attesa, quanto strameritata,