IO TIFO NAPOLI

Primi della classe

Salvatore Savino *

Senza brillare, senza clamori, il Napoli mette in cascina la quarta vittoria su quattro partite di campionato, e si piazza da solo in testa alla classifica, con due punti di vantaggio sulla Juventus e ben 6 sull’Inter. A Fuorigrotta si è presentata una squadra ben strutturata dal punto di vista della fisicità, e anche sistemata bene in campo da Gilardino, tecnico emergente ma già ben preparato. I nerazzurri pisani hanno forse la loro pecca nel ridotto tasso qualitativo dei singoli, motivo per cui trovano difficoltà nella concretizzazione del pur valido progetto tattico. Da questo punto di vista, Il Napoli ha provato a dare una mano al Pisa, con un rigore ma soprattutto con uno svarione del capitano Di Lorenzo, che hanno consentito ai toscani di mantenere la linea di galleggiamento e non affondare, anzi, paradossalmente, rischiando di portare a casa il pari, evitato da due ottimi interventi di Meret tornato nell’occasione di nuovo titolare della porta azzurra. Chiunque conosca bene il calcio, sa che queste sono le gare che spesso si rivelano più ostiche: la squadra “piccola” che viene a giocare in casa della capolista, non ha nulla da perdere, non pensa certo di trovare qui i punti salvezza, ma anzi, si esprime con la leggerezza d’animo propria di chi sa di partire come vittima predestinata. Il Napoli ha avuto Infatti difficoltà per sbloccare la gara, e forse la svolta l’hanno data i cambi, non soltanto per la qualità dei calciatori subentrati, ma anche per la loro freschezza atletica. Non può essere un caso che anche l’Inter e la Juventus, rispettivamente contro Sassuolo e Verona, abbiano avuto grande difficoltà nei secondi tempi: sono le squadre che hanno avuto in settimana le partite di Champions League, che consumano energie fisiche e psicologiche. Ha fatto eccezione l’Atalanta, che ha affrontato un Torino piuttosto arrendevole. Comunque sia, con tutte le difficoltà del caso, il Napoli ha vinto, come doveva fare. Mi soffermo su un aspetto che, come sapete, é  spesso oggetto dei miei approfondimenti: l’atteggiamento ipercritico e preconcetto da parte di una quota dei tifosi napoletani, e mi spiego subito: nelle ore precedenti la partita, un congruo numero di appassionati, teoricamente tifosi del Napoli, esprimevano, talvolta anche in maniera eccessiva se non cattiva, commenti negativi su un calciatore azzurro, nella fattispecie Lorenzo Lucca. La colpa di questo ragazzo non mi è chiara, a dire il vero, e sono abbastanzaĺ certo che non è chiara nemmeno a chi lo critica a priori. Si è passati dalla difficoltà nei movimenti, alla poca concretezza in fase realizzativa, per poi, ormai senza idee, si è giunti al paradosso: dopo aver accusato per anni la società di avere il braccino corto, di essere sempre attenta ai bilanci, adesso la colpa di Lucca era diventata l’essere costato troppo…

Non potete immaginare la mia gioia quando, con un movimento da grande centravanti, Lorenzo ha quasi abbattuto la porta del Pisa. Sapete cosa mi ha fatto amaramente sorridere? Che in quel momento, proprio quelli che gliene avevano dette di tutti i colori, hanno cominciato a saltare sugli spalti o inondare le chat gridando: Lucca! Lucca! Ah! La coerenza e la dignità, ricordi perduti di un tempo che fu, quando si tifava per amore e si amava la maglia e chi la indossava senza farsi domande, senza volersi ergere a tecnici e competenti. Conte ha detto chiaramente quella che è la realtà che ci attende: tutto il mondo dell’Italia pallonara cercherà di colpire il Napoli: ad ogni decisione arbitrale dubbia, gran parte degli addetti ai lavori si schiereranno contro, ad ogni partita si proverà a dire che il Napoli è il favorito, che dovrà vincere tutto e così via. Non è vittimismo, è semplicemente sapere come funziona il giocattolo calcio. Forse non eravamo neanche noi abituati ad essere la squadra più forte, la società più solida, quelli che vengono indicati come quelli da battere, e questo porta a commettere ancora alcuni errori nella gestione dei comportamenti. Mi piace pensare che dobbiamo imparare a farlo. La prossima, contro i rossoneri, alla Scala del calcio, sarà un appuntamento importante e, incredibile a dirsi, ancora una volta ci presenteremo da primi della classe. I tifosi avversari devono farsene una ragione, e non è il caso di doverci guardare alle spalle in casa nostra, no?  Tutti uniti e tutti insieme: solo così continueremo ad essere noi i primi della classe, ricordatelo. Forza Napoli Sempre

*Scrittore, tifoso Napoli