DERBY CAPITALE

Palla avvelenata

Nella foto: Gian Piero Gasperini e Maurizio Sarri (foto Antonello Sammarco/Image Sport)

Guglielmo Guidi

Ecco il derby di Roma che torna in un momento estremamente difficile per le due formazioni della Capitale perchè Lazio e Roma, non ci arrivano nelle migliori condizioni. Biancocelesti con solo tre punti in classifica, una vittoria e due sconfitte, giallorossi tre punti sopra, due vittorie ed una sconfitta, ma proprio quest’ultima, all’Olimpico contro il Torino, ha lasciato il segno, non fosse altro perché  era inimmaginabile pensare al flop giallorosso in una gara sulla carta per niente complicata. Ed ora il Derby.

E’ la stracittadina numero 186 in campionato e lo score parla giallorosso con 69 vittorie, mentre quelle biancocelesti sono 51 e i pareggi 65. Ma i numeri contano relativamente, perché il derby è una partita diversa da tutte le altre, dove gli equilibri si spostano con estrema facilità. Proprio il momento non propriamente brillante, deve sconsigliare un risultato in bianco perché scontenterebbe entrambe. La Lazio che ha il dovere di provare a rientrare nel giro, la Roma che in chiave corsa Champions non può permettersi un altro passo falso. 

La paura rischia di fare novanta, ed è quella che dovranno evitare biancocelesti e giallorossi. La Lazio è in ritardo sulla tabella di marcia, la squadra non decolla e fa fatica ad assimilare i dettami di Sarri. Roma che deve risolvere, e in gfratta, il problema con il mal di gol, evidenziato chiaramente in queste prime tre giornate. La Lazio ha perso natura e brillantezza, la Roma soffre la mancanza di esterni d’attacco. Inutile pensare al mercato, che non c’è stato, per la Lazio, impossibilitata ad operare, per la Roma che si è vista sfuggire quel Sancho invocato da Gasperini e che nell’idea del calcio gasperiniano avrebbe cambiato i connotati alla sua formazione.

Bisogna guardare avanti, trovare risorse interne per decollare. La Roma ha perso anche Dybala, talento cristallino quanto fragile, con Gasp chiamato a rimodulare la squadra e trovare le giuste soluzioni in prima linea. Sarri per la svolta. Dopo Sassuolo cambierà qualcosa e qualcuno rischia di restare fuori. Il futuro biancoceleste e giallorosso è adesso. C’è il Derby. Silenzio,  parli il campo.