Enrico Rossi
Torna il campionato dopo la sosta delle nazionali e la Roma lo fa all’Olimpico per la terza di campionato, da capolista dopo aver vinto le prime due sfide della stagione. All’ora di pranzo, c’è il Torino di Marco Baroni e l’occasione è ghiotta per allungare il passo in testa. Nel rispetto dell’avversario, come sottolinea Gasperini: “Dobbiamo giocare 90 minuti più recupero. Le gare sono sempre difficili, ma ci dobbiamo aspettare di giocare tutta la partita con il massimo dell’impegno. Quest’anno il campionato è molto equilibrato. Lo abbiamo visto nelle due gare precedenti. Per me è importante ribadire le ultime partite. Tre punti in più farebbero comodo, ma siamo all’inizio. Ora contano le prestazioni: da qui si costruisce il campionato. Non ci possiamo ancora porre obiettivi, servono almeno 10 partite. Alla fine del girone d’andata si possono davvero fare delle considerazioni”.
Non ama guardarsi alle spalle Gasperini. Conta solo il lavoro per costruire il futuro. “Dalla società non avuto nessuna promessa, solo lavoro. Bisogna lavorare bene, la situazione è chiara: dobbiamo cercare di migliorare sia dal punto di vista economico e tecnico. Io credo che migliorando la parte tecnica, migliora il resto. Non devo più parlare di mercato e situazioni varie. Adesso c’è il Torino, conta solo il campo”.
I nodi della vigilia sono due, Dybala e Wesley. “Dybala – continua Gasperini – ha lavorato bene, è in crescita e lo si è visto a Pisa. Non so se ha 90 minuti, però è in un buon momento. Wesley ha avuto un problemino con il Brasile, non sembra ci siano cose gravi. Decideremo oggi”.
Gasperini parte dalle certezze, ovvero Cristante e Mancini. “Sono due giocatori che ho già avuto e hanno fatto un’ottima carriera. Li ho ritrovati bene: Mancini è tornato in Nazionale e Cristante ci è vicino. Sono avvantaggiati perché mi conoscono. Sono tutti ragazzi eccezionali comunque. Pellegrini? E’ rimasto e per me va bene: è un giocatore in più e di valore. Adesso ha ricominciato ad allenarsi con intensità, ma non è allo stesso livello degli altri ancora. Sarà a disposizione, le sue qualità sono indiscutibili: può essere molto utile. Per me è un centrocampista, non un attaccante: dopo Dybala è il migliore come qualità nel piede”.
Poi, ci sono altri nodi da sciogliere, a cominciare dal pieno recupero di Dovbyk. “Mi aspetto tanto da tutti. Diventa importante la squadra e la stagione da fare, non i singoli: tutti devono dare il massimo. Ci ho parlato, lui ritiene che le sue caratteristiche migliori siano dentro l’area, la forza e la profondità: partiamo da qui. Sono convinto che farà bene, ha sempre dato il massimo impegno. Dobbiamo ottenere il massimo dei risultati, contano le prestazioni. Abbiamo una base solida di squadra, poi le gerarchie si possono cambiare. Chi è più indietro o arrivato da pochissimo, è normale che ci siano queste gerarchie, ma non ho preclusioni verso nessuno. Ho 11 giocatori più 5 da far entrare: bisogna conquistare posizioni o difenderle. Questo significa essere una squadra. Nessuno è tagliato fuori. A Roma ho trovato un grande centro sportivo, il pubblico è da Champions e lo spirito di squadra è di alto livello. Per il resto si può migliorare”.
Come la classifica che è già solida dopo due giornate, ma Gasp chiede sempre di più. Perché vincere domani con il Toro, sarebbe il miglior viatico ad una settimana dal derby.