QUALIFICAZIONI MONDIALI

Italia, buona la prima di Gattuso: manita all’Estonia

Doppietta di Retegui, poi Kean, Raspadori e Di Lorenzo. Lunedì a Debrecen servirà la stesa attenzione tattica

Nella foto: esultanza Mateo Retegui (foto Matteo Gribaudi/Image Sport)

Massimo Ciccognani

Serviva vincere, e l’Italia ha vinto, servivano tanti gol, e ne sono arrivati cinque che timbrano la prima vittoria dell’era Gattuso. Cinque gol (tutti nella ripresa), almeno quattro salvataggi del portiere dell’Estonia per un 5-0 finale che non dice appieno del dominio azzurro a Bergamo (possesso palla pari al 70%). Un po’ di imprecisione, le parate del portiere Hein, in una partita giocata bene dagli Azzurri con gran temperamento e qualità, anche se è mancata un po’ di cattiveria nei sedici metri avversari. La paura che ti assale dopo un primo dominato ma chiuso a reti inviolate in quarantacinque minuti che sembravano stregati. Poi, la ripresa, la maggiore convinzione e quei cinque gol che non valgono ancora il Mondiale, ma sono un bel segnale.

Le scelte La prima Italia di Gattuso è targata 4-4-2, ma in realtà si tratta di un 4-2-2 vista la batteria offensiva. Formazione rispetto alla vigilia, con una sola novità: davanti c’é Retegui anche Kean, un doppio terminale offensivo. In mezzo Tonali e Barella, con Politano e Zaccagni sugli esterni, mentre davanti a Donnarumma ci sono Calafiori e Bastoni, mentre Di Lorenzo e Dimarco occupano le corsie esterne.

L’Italia domina, ma non graffia Un primo tempo dominato, una bella Italia che sfrutta sapientemente le corsie laterali, ma senza trovare il gol per sbloccarla. L’Estonia rinuncia a giocare, tenendosi bassa a fare da scudo davanti alla porta difesa da Hein, ferrata nella politica del marcamento tanto da concedere poco agli Azzurri. L’Italia di occasioni ne ha avute, sempre con giocate dagli esterni, ma un paio di parate di Hein, un po’ di imprecisione, hanno fatto il resto. Assalto finale con Retegui, ma niente da fare, l’Estonia resiste.

L’Italia si sblocca I gol si concentrano tutti nella seconda parte di gara, con l’Italia che spinge ventre a terra. La manovra è avvolgente e parte sempre dai due intermedi, Barella e Tonali, che dominano nel loro raggio d’azione, Politano-Di Lorenzo da una parte, Zaccagni-Dimarco dall’altra, garantiscono la spinta chiesta da Gattuso, gli attaccanti si muovono anche bene, e finalmente si sbloccano. prima un colpo di testa di Kean, poi l’interno di Retegui e il colpo di testa del subentrato Raspadori per Politano che indirizzano la partita. Hein è ancora protagonista e tiene in piedi i suoi, con l’Italia che non è neppure fortunata quando Kean si gira bene e trova la base del gol e la strozza rimane in gola, mentre va meglio a Retegui che sotto la sua ex curva cala il poker e la manita con Bastoni. L’ingresso di Raspadori regala maggiore dinamicità dopo che Politano aveva sprecato tante energie. L’Italia è piaciuta ed è un ottimo inizio, sul piano del gioco, della qualità e anche dei gol ai quali, anche con avversari modesti, non siao abituati. Gattuso inizia bene. Lunedì a Debrecen servirà la stessa attenzione e dedizione contro Israele che stasera ha piegato per 4-0 la Moldova e vanta tre punti in più degli azzurri, ma anche una partita in più. E quella di Debrecen, sarà lo spartiacque di queste qualificazioni, dove servirà ipotecare intanto il secondo posto più che pensare alla Norvegia. Per quella, c’è tempo. Intanto, stasera, il cielo, è un po’ più azzurro.