Il calcio, quello bello, sa trasmettere solo emozioni. Come quelle di Alessandro Florenzi che a 34 anni ha deciso di dire addio al calcio. Una stagione, l’ultima al Milan, contrassegnata da un brutto e lungo infortunio che lo ha indotto a dice basta. E così saluta tutti, ma soprattutto quell’amato pallone che ha rappresentato la colonna sonora della sua vita. E proprio a quel pallone, amico di tutti i giorni, ha affidato via social un lungo, messaggio d’amore.
“Grazie di tutto, amico mio. Mi hai insegnato ad amare tutti i tifosi, dal primo all’ultimo senza eccezione. Ognuno di voi mi ha spinto a migliorare e ognuno di voi mi ha aiutato a risollevarmi dalle cadute che fanno parte di questo sport come della vita: vi sono davvero grato. Voglio ringraziare ogni compagno, allenatore, componente dello staff e dirigente, tutti nessuno escluso: giorno dopo giorno il vostro supporto e la vostra professionalità mi hanno permesso di crescere come uomo e come calciatore. Ringrazio te, Ale, per aver visto qualcosa di speciale in quel piccoletto in mezzo al campo 17 anni fa. Tu e la famiglia della WSA siete stati, siete e sarete sempre una parte essenziale della mia vita, non solo calcistica. Voglio ringraziare infine tutti coloro che mi hanno accompagnato in questo lungo viaggio, in particolare tutte le persone che lavorano silenziose dietro le quinte: ognuno di voi ha lasciato un segno dentro di me. Senza di voi non sarei la persona che sono oggi. Grazie ancora, amico mio: oggi ci salutiamo ma tu farai sempre parte di me”.
Una storia bellissima, iniziata nella sua Roma. Dalle giovanili fino alla Primavera per dubuttare in A nel maggio del 2011. Va in prestito al Crotone per poi far ritorno a Roma. Quarantaquattro reti in serie A, dal primo a San Siro contro l’Inter, a quello storico contro il Cagliari nel 2014 con tanto di corsa in tribuna ad abbracciare la nonna. Guadagna la Nazionale con all’occhiello il titolo di campione d’Europa nel 2021 a Londra contro l’Inghilterra. Lascia la Roma e inizia una serie di prestiti, al Valencia e poi al Psg, fino ad approdare al Milan nel 2021. Con i rossoneri vince scudetto e Supercoppa Italiana. Lo scorso anno il brutto infortunio, una sola presenza e la decisione di dire basta e il saluto a quel pallone, l’amico più prezioso della sua vita.