STRAPPO

Donnarumma-Psg, è rottura

Il portiere non convocato per la Supercoppa

Nella foto: il portiere del Psg, Gianluigi Donnarumma (foto Daniele Buffa/Image Sport)

Massimo Ciccognani

Anche i ricchi piangono. Prendere ad esempio Gigio Donnarumma, uno dei migliori portieri al mondo, inserito nella lista dei papabili al Pallone d’Oro, una Champions League vinta solo qualche mese fa a Monaco contro l’Inter. Due mesi e dirsi addio. Tra il portiere della Nazionale e il Paris Saint Germain, è rottura totale. Mentre i suoi compagni sul prato di Udine si giocheranno la Supercoppa Europea. lui è rimasto a casa, avvolto da mille pensieri, che corrono veloci come il tempo che gli occorre per trovarsi un’altra sistemazione. Il Paris lo ha scaricato e invitato a trovarsi un’altra squadra. Appena due settimane di tempo, quelle che mancano alla chiusura del mercato, altrimenti, saranno dolori. E problemi seri perché il rischio è quello di rimanere un’intera stagione fermo, proprio nell’anno (il 2026) in cui si gioca il Mondiale per Nazioni dove l’Italia deve giocarsi le sue carte per timbrare la qualificazione. ma questa è un’altra storia. 

Il tutto è nato dalla volontà del calciatore di non rinnovare con il Club parigino. E allora, niente Udine. Luis Enrique è stato ferreo, il Paris altrettanto, per non correre i rischio di ripetere un secondo caso Mbappè e perdere il calciatore a zero la prossima estate. Donnarumma non è stato convocato per Udine, con il Paris che è corso ai ripari ingaggiando dal Lille il giovane Lucas Chevalier. E subito titolare, alla faccia di Gigio Donnarumma, che adesso dovrà riflettere, ma anche in fretta, per decidere il suo futuro. Il Paris lo ha messo alla porta, lasciandogli la possibilità di scegliere. Ha solo due settimane di tempo per trovarsi una squadra in grado di aprirgli le porte di casa, ma non sarà facile, soprattutto una squadra in grado di garantirgli uno stipendio faraonico ma anche un progetto sportivo ambizioso. 

Al momento le opzioni sono tre che partono dalla cessione immediata, l’addio nell’estate 2026 a zero, oppure rinnovo virtuale per permettergli di andare via anche in prestito, e giocare, e trovare con calma il trasferimento a titolo definitivo. Lo scenazio peggiore è quello intermedio, ovvero via a scadenza a parametro zero, ma significherebbe un anno lontano dal calcio. E in vista dei Mondiali, non sarebbe l’ottimale. Enzo Raiola è al lavoro. Lo cerca il City che lo vorrebbe al posto di Ederson. Ma il tempo stringe, ancora due settimane per non raccontare una storia tristissima.