Paolo Dani
A volte ritorno. E così ecco Massimiliano Allegri al Milan, presentato ufficialmente oggi ma annunciato il 30 maggio, a distanza di undici anni. E subito il tecnico livornese ha messo le cose in chiaro. “L’obiettivo numero uno è riportare la squadra in Champions League essendo un club di valore mondiale. Sono contento e ho tanto entusiasmo. Servirà essere un blocco unico e lavorare tutti nella stessa direzione. Mi fa piacere essere qui, iniziamo questa avventura e cerchiamo di toglierci delle soddisfazioni”.
Un ritorno al futuro dopo l’avventura scudettata con i rossoneri. “Ho avuto la fortuna di lavorare al Milan per 4 anni col presidente Berlusconi e con Adriano Galliani. Grazie a loro e grazie ai giocatori ho avuto la possibilità di vincere. Poi sono andato alla Juventus e lì ho lavorato 8 anni, anzi colgo l’occasione per ringraziare la Juve, il presidente Agnelli e l’ingegner Elkann. Io cerco di mettere i calciatori nelle condizioni di vincere, ma tutto parte dalla società che deve essere un blocco unico. Sono sicuro che al Milan lo sarà. La rosa è di ottimo livello, ci sono giocatori di valore e il ds Tare sta monitorando tutte le situazioni. L’obiettivo è arrivare a fine agosto nelle condizioni migliori. Poi si comincia a lavorare, i primi sei mesi serviranno a porre le basi, a marzo si vedrà come siamo messi e si deciderà la stagione”.
Sul perché la scelto il Milan, nessun dubbio. “È un club a cui sono molto affezionato, quando è arrivata la telefonata di Tare ero molto entusiasta. In un’ora di colloquio abbiamo deciso di cominciare questa avventura di cui sono molto entusiasta. Mercato? A quello pensa il direttore Igli Tare, le uscite sono state condivise. Ho 25 giocatori a disposizione e sono molto contento di loro. L’importante sarà lavorare bene per arrivare pronti al 17 agosto, quando giocheremo la prima partita da dentro e fuori in Coppa Italia”.
Ed anche su come giocherà il suo Milan, idee altrettanto chiare. “Maignan sarà il capitano, sono contento che abbia deciso di rimanere. È uno dei migliori portieri in Europa. Leao è un giocatore straordinario che sicuramente farà una grande stagione. Modric? Innanzitutto aspettiamo che arrivi, non lo farà prima di agosto. Poi c’è Ricci, c’è Loftus-Cheek, Fofana, Bondo, Musah. Abbiamo ottimi giocatori. Sicuramente giocheremo a 3 a centrocampo, poi a seconda delle caratteristiche dei giocatori capiremo come metterli in campo”.
Di Vlahovic non parla. “È un giocatore della Juventus, sicuramente è un bravissimo ragazzo, che ho conosciuto molto giovane quando è arrivato in bianconero. Io non sono un grande amante delle statistiche, ma la miglior difesa vince quasi sempre i campionati. A Leao invece spero di fargli tirar fuori quel qualcosa in più. Io ci credo. Sta entrando nell’età della massima maturità, ci sono tutti i presupposti per far bene”.
E’ sempre lo stesso, nei modi e negli atteggiamenti, l’Allegri pronto a prendersi subito il Milan. “Sicuramente sono cambiato tanto, ho fatto tante esperienze. Tra un mese faccio 58 anni, sono completamente diverso dal primo Milan o da quando ho iniziato all’Aglianese. Sicuramente sono stato fortunato in carriera: 4 anni di Milan e 8 di Juve mi hanno insegnato molto, hanno ingigantito il mio bagaglio di esperienza. Però non si finisce mai di imparare, c’è sempre la possibilità di migliorare. Però bisogna volerlo”.
Guai a parlare di scudetto. “I proclami servono a voi per parlare. Noi sicuramente dobbiamo avere il massimo dell’ambizione, poi sarà il campo a parlare. Bisogna giocare per i 3 punti tutte le domeniche, ma fino a marzo bisogna costruire. Porre le basi per i mesi finali. Il Napoli è la favorita, poi ci sono Inter, Atalanta, Juventus, insomma non sarà facile arrivare tra le prime quattro. Rivincita? Assolutamente no, la Juve posso solo ringraziarla perché sono stati 8 anni molto belli. L’offerta più importante che ho avuto è stata questa, il Milan ha un fascino meraviglioso”.
E poi la chicca finale. “Quando si attacca dobbiamo fare gol, quando si difende bisogna cercare di non prendere gol. Ci sono solo due fasi nel calcio, funziona così”. Il solito Max, bentornato.