Massimo Ciccognani
Inizia da Coverciano l’avventura dell’Italia di Luciano Spalletti verso il Mondiale del 2026. Oggi la Nazionale si è radunata nel centro sportivo azzurro esclusi i calciatori che hanno partecipato alla finale di Champions League che si aggregheranno domani. All’orizzonte i primi due impegni, quelli contro Norvegia e Moldova, il 6 a Oslo e il 9 a Reggio Emilia. L’obiettivo è quello di riportare l’Italia dove merita, ovvero a disputare la fase finale di un mondiale dal quale manca da dodici anni, avendo saltato Russia 2018 e Qatar 2022.
E subito una notizia del tutto inattesa, con l’interista Acerbi che non ha risposto alla convocazione. Spiega tutto Luciano Spalletti. “Acerbi non ha risposto alla convocazione e non si tratta di un problema fisico. Ha ripensato a ciò che è successo attorno a lui. Io lo avevo convocato per quanto fatto vedere in questo periodo. È vero che in fondo al campionato ci arriviamo tutti col fiato tirato, fare queste convocazioni non è stato facile ma dobbiamo mettere insieme tante di quelle cose. Per il momento non lo andiamo a sostituire. Comunque dobbiamo ancora approfondire tutto con calma e serenità. È chiaro che con uno come Acerbi avevo parlato prima, poi ci sono stati messaggi e telefonate. Io non voglio pensare niente, io voglio pensare a ciò che devo fare. Lui stamani mi ha detto per messaggio che non partecipa, io ho risposto e poi ci ho parlato per telefono e si va avanti. Ci sono tanti giocatori meritevoli”. Punto, forse.
E allora sotto con la Norvegia che ha già esordito con due vittorie (5-0 in casa della Moldova e 4-2 in Ungheria contro Israele). Haaland e soci sono già a sei punti, ed è innegabile che la qualificazione passa proprio dalla sfida contro i norvegesi. “In Norvegia ci giochiamo già molto per quanto riguarda la nostra partecipazione al mondiale – ha aggiunto Spalletti -. Vogliamo assolvere a questo compito e andiamo a giocarci questa qualificazione che per noi è fondamentale”.
Dalla lista dei convocati, oltre ad Acerbi, è saltato anche Buongiorno (al suo posto il fiorentino Ranieri). “Anche se ho portato 23 calciatori, quelli che fanno parte del gruppo sono 30. Non possiamo contare su Calafiori e Buongiorno, e mi è dispiaciuto non aver convocato Mandragora, Cristante e Mancini, che stanno facendo benissimo. Però ci sono. Avevamo deciso di fare un gruppo più ristretto di 23, ma quei calciatori che non sono stati convocati non li abbiamo certo dimenticati. Su di loro contiamo sempre”.
Poi, l’attenzione è andata alla finale Champions di ieri sera. Spalletti è categorico. “Secondo me l’Inter ha fatto una stagione straordinaria, aver lottato fino alla fine per lo scudetto ed essere arrivata in fondo a tutte le competizioni non è da poco. Poi ha perso contro squadre fortissime come Milan, Napoli o Psg ma nel calcio funziona così. Io darei più importanza al percorso dell’Inter piuttosto che alle sconfitte. Vedere partite come quelle contro Barcellona e Bayern è stato straordinario. Poi è chiaro che ci si rimane male, ma dopo aver giocato partite su partite ci sta non poter essere brillanti e ieri sera all’Inter è successo di essere al di sotto delle sue reali forze. Ciò che però va portato alla luce, che va sottolineato, è il grande lavoro. Sono arrivati in finale di Champions due volte in tre anni e per farlo ci vuole davvero tanta roba. Poi purtroppo hanno perso ed è da questo livello di partite qui che viene fuori che campione sei, che uomo sei, che forza hai. Di che livello sei lo dice la reazione a queste partite qui. Ora a questi giocatori crolla tutto addosso, ma noi faremo leva per sistemare tante cose con la nostra prossima partita. Giocheremo per qualcosa di straordinario e io credo che per loro sia l’occasione giusta per ripartire subito”.
Diverso invece il discorso per Gigio Donnarumma che la Coppa l’ha portata a casa. “Ha fatto vedere anche ieri di essere il più forte. Eccelso e sontuoso per le parate viste a Monaco di Baviera, ma anche in campionato le ha fatte. Ci dà forza avere calciatori e campioni di questo livello”.
E allora, sotto con il lavoro, sotto il sole di Coverciano. Domani arriveranno i reduci dalla finale e insieme si comincerà a guardare alla sfida con la Norvegia. Che vale tantissimo. E Spalletti lo sa.