FA CUP

Crystal Palace in paradiso, ManCity a bocca asciutta

Eze regala il primo trofeo alle Glazziers: Guardiola finisce la stagione senza trofei

Nella foto: Pep Guardiola (foto Imago/Image Sport)

Daniele Oliviero

Il cielo è sempre più blu e rosso sopra Wembley. L’aquila svetta orgogliosa sopra i cieli di Londra perché il Crystal Palace ha vinto la finale di FA Cup contro il City vincendo per la prima volta l’edizione della coppa. È di Eze l’unica firma di una finale strameritata che ha scritto la storia del suo club. Nulla hanno potuto i Citizens che dall’inizio alla fine sembravano avere in mano la partita, ma in realtà era solo un’illusione. Li davanti mancava sempre qualcosa: qualcuno che la buttasse dentro. Quello che invece non è mancato al Palace che dopo un quarto d’ora la sbloccata con Eze che ha impallinato Ortega. Si mangia le mani Marmoush per il rigore sbagliato. L’egiziano sperava di poter alzare il suo primo trofeo con la maglia del City, ma la finale di Wembley è l’ennesima conferma che questa è una stagione dannata. Dopo l’eliminazione per mano del Real Madrid in Champions e i sogni dello scudetto infranti già prima di metà stagione arriva anche un altro duro rospo da ingoiare. Il City chiude la stagione 2024/25 senza trofei, annegato da una crisi mentale, fisica e societaria, e influenzata dalle situazioni giuridiche fuori dal campo di calcio. Il Palace invece festeggia, eccome se festeggia, perché alza con grande merito il suo primo titolo di massima divisione. Prima il Palmares contava solo trofei minori con un paio di vittorie del titolo di serie b e una di serie C. Ora quella bacheca si riempie di un trofeo che rende orgogliosi i tifosi del Palace. Il resto è storia.

La finale

Come da pronostico il City parte forte: possesso palla e controllo totale sulla gara. Nonostante ciò, fa fatica a sfondare il muro del Palace che non appena può ne approfitta per far male in ripartenza. Di fatti è proprio da un contropiede che nasce il gol delle Glazziers con Eze, che con i tempi giusti raccoglie il cross al bacio di Munez e sblocca la gara. Al 33’ la chiave del match con il rigore a favore dei Citizens, con Bernardo che viene abbattuto in area. Dagli undici metri si presenta Marmoush per firmare il pari ma si fa ipnotizzare da Henderson, bravo ad anticipare l’egiziano buttandosi a destra. Un sussulto d’orgoglio permette al City l’assalto finale prima di andare sotto la doccia, con Doku che mette in affanno la difesa ma Henderson si arrampica sulla traversa per smanacciare. Nella ripresa il City riprende da dove aveva iniziato, e sempre con Doku ma questa volta non riesce nemmeno ad inquadrare la porta. le Glazziers colgono impreparato il City in uno dei pochi momenti di calo siglando il raddoppio con Munez, ma il VAR annulla tutto per fuorigioco del colombiano. Scampato pericolo per i Citizens, che però continuano a non fare breccia nella retroguardia avversaria. Un passo per volta le Glazziers provano ad uscire dalla metà campo e Kamada tira fuori da cilindro un tiro che finisce di poco alto. Guardiola pesca forze fresche dalla panchina inserendo Gundogan, Echeverri e Foden. Quest’ultimo si divora il pari sbattendo sui guanti dell’uomo partita Henderson. Il City raccoglie le ultime briciole di energie per l’arrembaggio definitivo ma senza capitalizzare, nemmeno De Bruyne, uno dei pochi a salvarsi, riesce a risollevare una partita insapore con un finale amaro. Al triplice fischio è storia: il Crystal Palace vince la sua prima FA Cup nonché primo trofeo di massima divisione della sua storia. E Guardiola rimane a guardare.