Armando De Paolis
L’Inter si riscopre fragile, con tre sconfitte pesanti in appena una settimana. La sconfitta di Bologna che ha permesso al Napoli di agganciare i nerazzurri in vetta, poi quella altrettanto dolorosa di Coppa Italia contro il Milan che ha tolto di scena uno degli obiettivi del Triplete, che adesso non c’è più. Ed infine il tracollo interno contro la Roma, la vittoria del Napoli sul Torino con ghli Azzurri soli in testa a +3 sulla banda Inzaghi. E domani c’è la Champions che al tirar delle somme, rimane l’obiettivo principe, che farebbe anche metabolizzare l’eventuale sconfitta in campionato, perché la Champions è quella che intriga di più. Quindici anni dopo la vittoria di Mourinho che non lasciò nulla per strada portando a casa lo storico triplete.
Inzaghi non cerca scuse, ma sa bene che i siuoi sono sulle gambe e il filo che lega i successi è talmente sottile che daio tre pensati, si corre iol rischio di “zero tituli” che spalancherebbero le porte del nulla. Perché le gambe adesso pesano e lo si è visgto anche contro il Bayern Monaco nel quarto di finale di ritorno, con l’Inter che ha sofferto ma alla fine, con tenacia e denti stretti, è riouscita a portare a casa il riosultato. Con tanta sofferenza.
L’allarme è suonato e adesso c’è la trasferta al Montiujc contro il lanciatissimo Barcellona che dovrà fare a meno di Robert Lewandowski ma che è pur sempre una corazzata con un potenziale offensivo spaventoso, anche se dietro la formazione di Hansi Flick balla un pochino e il recupero di Thuram, oltre a quelli di Zielinski e Dumfries, aumentano di non poco il potenziale a disposizione di Simone Inzaghi. Il tecnico piacentino non ha il tempo per nulla, perché in questa settimana la Beneamata si gioca la sua stagione. Almeno in Champions.
E servirà la migliore Inter che però deve ritrovare la compattezza di qualche tempo fa per non affogare nel rimpianto la sua splendida, sin qui, stagione. Da adesso serve ben altro perché i margini sono risicati. Basta passi falsi. La Champions vale, nessuno lo dice, ma tutti in casa nerazzurrta sarebbero pronti a barattare il campionato per portarte a casa la Coppa dalle Grandi Orecchio. Ma serve un’altra Inter, non certo quella sbiadita di Bologna e del derby, nè tanto meno quella vista contro la Roma. La stagione si fa adesso, con l’Inter che deve ritrovarsi e lanciare lo sprint per l’Europa. A Barcellona per vincere perché il futuro nerazzurrto, è adesso.