Massimo Ciccognani
E’ un Clàsico avvelenatissimo, quello tra Barcellona e Real Madridi che domani si contendono a Siviglia la Coppa del Re. Il tutto dopo le clamorose parole dell’arbitro della finale, Ricardo De Burgos Bengoetxea, che è scoppiato a piangere nella conferenza stampa della vigilia dopo essere finito nel mirino di Real Madrid Tv. “Quello che faccio è cercare di educare mio figlio, dirgli che suo padre è onesto, che commette errori come qualsiasi altro atleta. È davvero dura, non lo consiglio a nessuno. Il giorno in cui me ne andrò da qui, voglio che mio figlio sia orgoglioso di ciò che suo padre era e di ciò che è l’arbitraggio, che ci ha trasmesso tanti valori. Non è giusto, visto quello che stanno passando molti miei colleghi, non solo nel calcio professionistico”.
Immediata la replica della Liga, con il presidente Javier Tebas che ha risposto duramente al Real. “Questo non è calcio, è una lotta di potere. Non discrepa, punisce. Non vuole migliorare il calcio, vuole il suo calcio. E la cosa più grave non è che ci provi. La cosa grave è che tanti permettano questa cosa, lo consentano e lo aiutino”, ha scritto sui suoi canali social.
Intanto il Barcellona guarda da lontano le polemiche. “Per me è solo calcio – ha detto il tecnico blaugrana Hansi Flick – Dobbiamo proteggere tutti durante la partita. Abbiamo bisogno degli arbitri, e dobbiamo prenderci cura di loro e stare attenti. Non prendersi cura di loro non è fair play, non li si rispetta. Alla squadra ho chiesto di divertirsi. È una finale, contro il Real Madrid, lo stadio è meraviglioso, e lotteremo per vincere, anche se non saròà facile visto che abbiamo davanti il Real Madrid”.
Insomma, aria pesante a poche ore dalla sfida. Ma alle 22, a parlare, sarà solo il campo.