Champions. Real, missione londinese

Nella foto: esultanza Kykian Mbappé (foto Image Sport)

Massimo Ciccognani

Prossima stazione Londra, Emirates Stadium, la casa dell’Arsenal, dove i campioni in carica del Real Maderid sfideranno nel match di andata dei quarti l’Arsenal. Un solo confronto tra le due in Champions, nella stagione 2005/06: 0-0 a Londra, 1-0 per i Gunners al Bernabeu con gol di Henry. Ma era un Real in ricostruzione, anche se la doppia sfida di aprile, appare tutt’altro che facile. I londinesi sono secondi in Premier, oprmai lontanissimi dal Liverpool, mentre il Real è incollato a -3 dalla capolista Barcellona in Liga. Sfida intrigante con l’Arsenal che agli ottavi ha eliminato il Psv Eindhovem (7-1 in Olanda, 2-2 in casa), mentre il Real ha avuto la meglio sui cugini dell’Atletico Madrid – 2-1 al Bernabeu e 0-1 al Metropolitano – con coda dei calci di rigore che hanno premiato la squadra di Carlo Ancelotti.

Segna molto l’Arsenal, terzo miglior attacco della Premier, ma soprattutto miglior difesa con soli 25 reti incassate, due in meno del Liverpool. Segna altrettanto il Real (secondo attacco della Liga dietro al Barcellona), ma non certo impeccabile in difesa per le troppe defezioni che hanno investiro la formazione di Ancelotti. Determinante ma non decisiva la sfida di Londra, dove però si può mettere legna in vista del ritorno al Bernabeu dove il Madrid vuole arrivare sperando di non dover dare spazio all’ennesima rimonta. Una sfida incerta con gli inglesi che proveranno a sfruttare il beneficio del fattore campo e con il Real Madrid che proverà a mettere la freccia nel priomo impegno. Da una parte la qualità di Jorginho, la forza penetrativa di Sterling e Merino, la duttilità di Rise, dall’altra il trittico delle meraviglie del Real, Mbappè, Vinicius e Bellingham, l’urto dell’Arsenal che attaccherà subito a testa bassa, la capacità del Madrid di rudurre gli inglesi ai minimi termini per una sfida d’alto bordo. Tutta da vedere e gustare fino in fondo. Che lo spettacolo abbia inizio.