Massimo Ciccognani
DORTMUND Lo spirito è quello giusto. La nazionale sbarca in Germania in quella Dortmund che rievoca piacevoli ricordi (semifinale mondiale del 2006 contro i tedeschi, in gol di Grosso e Del Piero a lanciarci in finale). Sarà dura anche stavolta, visto che si parte dal 2-1 tedesco a San Siro, ma l’Italia vuole ribaltarla, senza pensare al passato, ma per scrivere una nuova pagina. “Non si può rimanere sempre a queste date che ci portiamo dietro per anni, dobbiamo fare qualcosa di nuovo – apre Spalletti la conferenza -. Serve un’impresa perché partiamo da un risultato di svantaggio, ma serve un’altra prestazione come quella di giovedì. Non dobbiamo inventarci cose impossibili. Loro sono una squadra forte, ma noi a San Siro abbiamo fatto ciò che dovevamo e se riusciremo a ripeterci sono convinto che porteremo a casa la vittoria”.
Domani servirà ripetere San Siro nella prestazione, migliorare su qualche aspetto. “Sapevamo di avere di fronte una squadra forte. Io in vita mia ho nascosto tante sconfitte e non ho voluto trattarla qualcosa di simile perché abbiamo fatto ciò che dovevamo fare, c’è solo da cambiare qualche episodio e riuscire a determinare anche singolarmente. Anche domani conterà tutto, il collettivo, perché conterà molto la squadra”.
Indicazioni sulla formazione preferisce non darle anche perché la Germania si è nascosta, ma qualcosa il Ct la regala. “Bastoni gioca. Poi è chiaro che metterlo più laterale è come metterlo sul divano di casa sua perché all’Inter gioca lì. Ma da centrale ha fatto bene, ha impostato bene. Poi c’è Bastoni, c’è Buongiorno e bisognerebbe farli coesistere anche quando ci sarà Calafiori. Zaccagni nel ruolo di Politano? Sì, può farlo anche lui, è quel calciatore lì. E’ l’attaccante esterno da 4-2-3-1, da 4-3-3. Poi ora s’è migliorato entrando dentro il campo perché nel suo club Nuno Tavares spinge molto e lui entra dentro. Però poi anche se sta bene ieri ha fatto una partitina di dieci minuti, è un po’ rischioso farlo partire dall’inizio. Mentre a gara in corso quando c’è bisogno di un cambio di passo sarebbe perfetto. Lucca e Kean possono anche giocare insieme, ma siccome vogliamo vincerla se poi li fai giocare entrambi subito poi non hai chi mettere eventualmente a gara in corso. Quanto a Maldini può essere il suo momento. Ha fatto vedere di essere un giocatore di livello top. Ha solo bisogno di macinare minuti in gare importanti per acchiappare il suo massimo. Noi lì abbiamo due-tre che ci possono giocare e tra questi c’è anche lui. Ricci e Rovella possono giocare insieme, ma domani tocca solo a uno”.
La serenità fatta uomo, quella di Luciano Spalletti che ha mal digerito la sconfitta di Milano e medita il riscatto. L’Italia può farcela, si può fare. Basta solo crederci.






