Europa League. Roma, trappola Bilbao

Nella foto: Claudio Ranieri (foto Matteo Gribaudi/Image Sport)

Guglielmo Guidi

Ed eccolo l’appuntamento da dentro o fuori. Giovedì sera all’Olimpico, sette giorni dopo a San Mamés a Bilbao. C’è Roma-Athletic, ottavi di finale. L’avversario peggiore che potesse capitare ai giallorossi. Squadra che gioca bene, segna molto, strappi straripanti sugli esterni, una difesa arcigna, insomma non si fa torto alla Roma con una premessa del genere. I baschi sono quarti nella Liga spagnola e sgtanno vivendo un momento particolarmente felice. In panchina c’è una vecchia conoscenza della Roma, quell’Ernesto Valverde che era sulla panchina del Barcellona nel lontano 10 aprile del 2018 quando la Roma ribaltò il risultato dell’andata (4-1) con un perentorio 3-0 firmato Dzeko, De Rossi e Manolas che schiuse ai giallorossi le porte della semifinale contro il Liverpool. Altri tempi. Oggi il Bilbao è l’undici favorito per la conqjuista del trofeo, con finale che si giocherà nel proprio stadio a San Mamés. I baschi vogliono esserci, ma la Roma è pronta a giocarsi le sue carte nel doppio confronto, sperando nella sfida dell’Olimpico per mettere iol sigillo sulla qualificazione sapendo delle difficoltà, ambientali oltre che tecniche, che dovfranno affrontare nella gara di ritorno.

Impegno più agevole invece per la Lazio finita nella parte bassa del tabellone. Agli ottavi c’è il Viktoria Plzen, avversario decisamen te alla portata diu Zaccagni e compagni che strizzano fin da subito l’occhio alla finale. Il primo impegno in trasferta dove i biancocelesti hanno già l’opportunità per mettere subito al sicuro la qualificazione e rendere meno problematico il ritorno allo stadio Olimpico. Occasione da non  perdere per la formazione di Marcio Baroni, che ha dominato la prima fase di Europa League e che giustamente sogna di potersi andare a giocare la finale per il trofeo a maggio a Bilbao. Un passo alla volta: intanto c’è il Plzen, avversaario sicuramente comodo, ma da non sottovalutare.