Verso Napoli-Inter. Inzaghi: “Entrambe meritano di stare dove sono. Scudetto? I nostri obiettivi sono chiari”

Nella foto: Simone Inzaghi (foto Daniele Buffa/Image Sport)

Armando De Paolis

Ed eccola la partitissima. Domani al Maradona c’è Napoli-Inter, seconda contro prima, separate da un solo punto a beneficio dei nerazzurri. La disamina di Simone Inzaghi alla vigilia, non sposta di una virgola. “Si incontrano le prime due, complimenti all’Inter e al Napoli per il percorso. Sarà una partita importante, ma non decisiva perché mancano 12 partite e 36 punti. Sappiamo quanto è importante contro un avversario di assoluto valore. Loro hanno ottimi giocatori e un grande allenatore, dobbiamo fare partita di corsa, aggressività. Dobbiamo essere attenti ai dettagli, in queste partite fanno la differenza”.

Partita chiave in vista del rush finale? Inzaghi sa che il valore di questi novanta minuti è altissimo. “Vale tanto, perché bisognerà saper uscire dal momento e dagli episodi. Negli scontri diretti non stiamo facendo come in passato, determinate partite serve perfezione. Quest’anno non lo siamo stati. Possiamo fare di più e l’augurio è questo, perché i ragazzi hanno lavorato bene. In Coppa Italia abbiamo speso energie, ma abbiamo lavorato bene in questi giorni per cercare di migliorare. Con la Juve non è bastato quelle che abbiamo fatto”.

Problemi di formazione per il tecnico nerazzurro. “Abbiamo 4 indisponibili, non ci saranno Sommer, Carlos Augusto, Darmian e Zalewski. Potrebbe esserci un cambio in corsa di modulo, vedremo cosa faremo. Thuram? L’ho rivisto mercoledì parzialmente, ieri e oggi ha lavorato bene e dato rassicurazioni. Domani capiremo se partirà dall’inizio. Il gruppo ci mette l’anima, vuole arrivare in fondo in tutto. Siamo una delle poche squadre in Europa a essere in corsa sui tre obiettivi stagionali. È motivo di orgoglio, dobbiamo cercare di ragionare partita dopo partita. Domani, poi ci sarà Rotterdam e Monza. Ma oggi quello che mi preoccupa sono gli indisponibili tutti nella stessa zona di campo. Dobbiamo adattarci, non abbiamo certezze sui recuperi. Pavard quinto in questa emergenza? Oggi come quinti ho provato Correa e Frattesi perché in questi momenti abbiamo delle esigenze. Poi uno tra Pavard e Bisseck possono fare quel ruolo oppure cambiare il sistema”. 

Inzaghi è convinto che il campionato sia ancora tutto da giocare e se gli chiedi se la Juve può tornare in corsa per il titolo, non ha dubbi. “Secondo me sì, l’ho detto a metà gennaio. La classifica è corta, ci siamo noi, Atalanta, Napoli e Juventus senza tralasciare la Lazio. Ma io adesso devo pensare alla sfida di Napoli. Loro hanno cambiato moduli e sistema, ha ottimi giocatori e un ottimo tecnico. Sanno cosa fare in campo, li abbiamo studiati. Sarà una bellissima sfida tra due ottime squadre che con merito sono là davanti”.