Europa League. Roma, esame di portoghese

Nella foto: Claudio Ranieri (foto Gino Mancini)

Guglielmo Guidi

La Roma riparte dalla vittoria contro l’Eintracht Francoforte che è valsa la qjualificazione ai playoff di Europa League. Il tabellone presenta però un impegbno delicatissimo per i giallorossi che hanno pescato l’avversario peggiore, i Porto di Anselmi. Giovedì prossimo, a Oporto, si giocherà in uno stadio caldissmo, il Do Dragao, contro una formazione imbottita di tanti talenti, e con precedenti poco invitanti che spetterà ai giallorossi ribaltare. Tra i punti di forza della formazione lusitana, c’è  Samu Omorodion Aghehowa, cinque gol in Europa, attaccante di belle speranze. Il Porto di Anselmi, subentrato in corsa a Victor Bruno, ama giocare con il 3-4-3, e in questo modulo l’attaccante spagnolo è diventato il naturale punto di riferimento. Forte a cen tyrocampo, grazie alle interpretazioni di Eustaquio e Nico Gonzalez.

I precedenti con i portoghesi, non sorridono alla Roma che ha sempre incontrato il Porto nella fase ad eliminazione diretta. Il primo incrocio nel lontano 1981/82, Coppa delle Coppe 1981-82 (0-2, 0-0). Poi i giallorossi furono eliminati nei preliminari di Champions nel 2016/17 (1-1, 0-3) e negli ottavi di Champions 2018/19 (2-1, 1-3). 

E’ innegabile che la Romna tenga molto a superare il turno e nel complesso ad andare avanti in questa competizione. Detto della forza dei portoghesi, ma in campo stavolta ci sarà una Roma tosta che si presenterà al Do Dragao con la qualità che finorfa l’ìha contraddistinta. Ranieri ha rimesso ogni calciatore nelle condizioni di operare al meglio. C’è il vantaggio di giocare la partita di ritorno all’Olimpico, ma è chiatro che la qualificazione passa molto dalla sfida del Do Dragao. La Roma vuole esserci. Andata giovedì 13, la settimana dopo, ikl 20, il ritorno nella Capitale.