Leonardo Tardioli
Con un gran secondo tempo fatto di determinazione e concretezza, la Fiorentina batte 3-0 l’Inter. Decisive le reti di capitan Ranieri e di Kean (doppietta). I viola dedicano cosi la vittoria ad Edoardo Bove presente in panchina, che dopo il terzo gol abbraccia Palladino. L’inter viene surclassata sul piano dell’intensità e rischia ripercussioni sul piano mentale a seguito di questa sconfitta.
Le scelte – Palladino è obbligato ad utilizzare i giocatori che già aveva e per regolamento non può schierare i nuovi arrivati e così schiera due terzini come Dodò e Parisi come esterni offensivi del 4-2-3-1. Con loro Beltran e Kean. Inzaghi ritrova la formazione migliore al netto di Barella e Dimarco, sostituiti rispettivamente da Frattesi e Carlos Augusto.
Intensità e bel gioco – La partita ricomincia dal momento esatto in cui era stata sospesa lo scorso 1 dicembre al momento del malore di Edoardo Bove, oggi in panchina e così è Robin Gosens che fa riprendere il gioco con una rimessa laterale a favore dei viola sotto la tribuna centrale del Franchi. L’intensità è subito alta e dopo pochi minuti la formazione di Inzaghi ha la prima occasione con un tiro di Lautaro Martinez dal limite messo in angolo da De Gea. L’Inter troverebbe anche la rete con Carlos Augusto, bravo a girare in porta un cross di Bastoni a seguito di un calcio d’angolo, ma il Var annulla per fuorigioco dello stesso brasiliano. Così la formazione di Palladino riesce a creare qualcosa e ha due occasioni nitide per segnare nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo. La prima capita sulla testa di Kean e solo un grande riflesso con i piedi e sulla linea di Sommer evita la rete, mentre la seconda capita sui piedi di Dodò, il quale riceve un passaggio filtrante proprio da Kean e si presenta tutto solo davanti al portiere interista, ma strozza troppo la conclusione e la sfera termina sul fondo. Gli ultimi minuti, recupero compreso, vedono molti scontri e un gioco spezzettato e così le due formazioni rientrano negli spogliatoi ancora sullo 0-0.
Estasi viola – Nella ripresa la Fiorentina entra in campo con un piglio diverso e con maggiore determinazione rispetto all’Inter apparsa molle priva di idee. Merito anche della formazione di Palladino che aspetta gli avversari nella propria metà campo restando stretta e compatta e dunque senza concedere grandi spunti alla squadra guidata da Inzaghi. Quella del tecnico viola è una scelta che paga e che permette ai viola di sfruttare nel migliore dei modi le due occasioni create. Quella da cui arriva il vantaggio nasce da un calcio d’angolo, dove il capitano Luca Ranieri è bravo ad arrivare a rimorchio e prendere di sorpresa Frattesi, mettendo in rete il pallone che arrivava direttamente dalla bandierina, Il raddoppio arriva con un gran colpo di testa di Kean, bravo a mettere alle spalle di Sommer un perfetto cross dalla destra effettuato da Dodò. Inzaghi corre così ai ripari e subito dopo il raddoppio viola inserisce Arnautovic, Barella e Dimarco per Calhanoglu, Mkhitaryan e Bastoni, ma l’inerzia non cambia e la Fiorentina controlla la partita rischiando poco in fase difensiva e nel finale cala il tris ancora con Kean, bravo a sfruttare un retropassaggio sbagliato di Dimarco e battere Sommer, uscito fino alla propria trequarti. Finisce con un successo che la viola attendeva al Franchi dall’aprile 2017, quando in quell’occasione battè i nerazzurri 5-4. La formazione di Palladino supera la Juve e aggancia la Lazio al quarto posto a quota 42 e mette nel mirino l’Atalanta, terza quota 47. Le due squadre si ritroveranno lunedì sera a San Siro per la gara di ritorno. La formazione di Inzaghi resta a 51 e a -3 dal Napoli capolista.