Robert Vignola
Partita da gladiatori nell’arena quella del “Castellani”, che fa storcere il naso ai palati più fini. L’Empoli ottiene un punto che corrobora la classifica, il Bologna osserva invece sfumare una opportunità per imporsi con autorità nella lotta per l’Europa del 2026.
Nel primo quarto d’ora si fa vedere Lucumì con un colpo di testa alto, mentre Fazzini per poco non approfitta di una uscita bassa del pallone un po’ troppo macchinosa degli avversari. La partita si sblocca a metà frazione: il passaggio di Fazzini a Pezzella aggira Holm, cross al centro e Colombo è il più lesto a ribattere in rete. La reazione del Bologna latita e l’Empoli tiene alta la pressione in modo gagliardo, pure troppo: rimediano cartellini gialli sia Henderson che Grassi. Nel finale però la qualità dei rossoblù esce: un paio di mischie in area toscana sono il preludio al gol, con Lykogiannis che pesca sul secondo palo Dominguez, la cui coordinata esecuzione trafigge un rivedibile Vasquez.
L’intervallo porta a Italiano il consiglio di inserire Castro per un Dallinga parso lattiginoso. D’Aversa aspetta invece un po’ per muovere la prima pedina: sarà Maleh per Henderson, poco dopo tocca pure ad Anjorin che ritorna dall’infortunio sostituendo Grassi. Odgaard con un tiro sporcato impegna severamente Vasquez, subito prima di uscire insieme a Moro e Lykogiannis per fare spazio a Ferguson, Fabbian e Miranda. Un cross di quest’ultimo trova in area Beukema, piattone sul quale il portiere salva sulla linea. Ultimi cambi, per D’Aversa De Sciglio e Cacace rilevano Colombo e Pezzella, per Italiano c’è da far risposare Dominguez, sostituito da Iling-Junior. Ma l’equilibrio non viene più infranto.