La Juve non graffia: 0-0 col Bruges

Nella foto: la delusione di Thiago Motta (foto Salvatore FORNELLI)

Augusto Riccardi

Servirà l’ultima partita per centrare la qualificazione alla fase successiva. In belgio, la Juve fa 0-0 con il Bruges in un match bruttino, rattristito dalle alchimie di centrocampo e con poche occasioni vere da gol. Prima frazione da dimenticare da ambo le parti. Bruges e Juve non si dannano l’anima, danzano un lento da piano bar che produce il nulla. Thiago Motta ordina di tenere palla in maniera prolungata per tamponare i presumibili assalti belgi. Ma la formazione di casa ci mette un po’ di furore e in avvio spaventa i bianconeri. Ci prova Jutgla, ma senza far male. Il giro palla bianconero è convincente fino alla trequarti, tanto che l’impressione è che in ripartenza il Bruges è decisamente più pericoloso. Ma la tenuta è migliore quella dei bianconeri che fanno sfogare l’avversario per riprendere in mano il pallino del gioco anche se la manovra, come detto è alla De Piscopo, da andamento lento. Morale, zero tiri nello specchio e niente gol. La partita si apre nella ripresa, ancora Jutgla a spaventare i bianconeri divorandosi il gol del vantaggio, subito emulato da Douglas Luiz che sotto misura tenta un improbabile pallonetto. La Juve alza il baricentro, ghiotta palla per Koopmeiners che però gira a lato. Stessa sorte per Nilson che si coordina bene ma calcia lontano dallo specchio.  I ritmi si abbassano, partita che non si sblocca. Si esaltano i due portieri, De Gregorio su Taibi, Mignolet su Locatelli. La Juve tenta il forcing finale, ma deve fare attenzione a non offrire al Bruges il destro per offendere in controgioco. Tre di recupero, ma non cambia nulla. Per la Juve decisiva l’ultima partita in casa contro il Benfica.