Borussia ribaltato, festa bolognese

Nella foto: esultanza Bologna (foto Cristiano Mazzi/Image Sport)

Robert Vignola

La seconda vittoria in Champions League della storia del Bologna arriva dopo più di sessant’anni dalla prima, arrivata nell’ottobre del 1964. Ne fa le spese un Borussia Dortmund che vede trasferite anche in Europa le difficoltà della Bundesliga, incapace di gestire un vantaggio messo in crisi dai cambi di Italiano.

Avvio vivace, Skorupski deve uscire un po’ alla disperata per coprire uno dei rari buchi offerti da Beukema, mentre i guizzi di Duranville mettono in imbarazzo Lykogiannis. Su corner l’arbitro ravvisa la trattenuta di Holm su Anton: il fallo pare veniale ma c’è. Guirassy dal dischetto va di scavetto, Skorupski tocca ma il pallone va dentro lo stesso. Il Bologna perde le poche certezze e Reyna va al tiro, centrale. Una sgroppata di Ndoye scuote i rossoblù, sul prosieguo dell’azione lo svizzero va giù ma il penalty stavolta non arriva. Quasi alla mezz’ora, Orsolini mette dentro una bella traiettoria: la deviazione di Ferguson viene sporcata in calcio d’angolo. L’ala allora prova a mettersi in proprio ma Kobel neutralizza. Ci prova anche Castro, lesto sul lancio di Beukema: il pallone però finisce sull’esterno della rete. Italiano perde Orsolini, che dà forfait abbandonando il campo tra le lacrime di frustrazione: dentro Iling-junior, che entra assai male.

Italiano così muove ancora le sue pedine: manda a riposare l’ammonito Freuler, arretra Ferguson e inserisce Odgaard. Costante ma sterile la pressione del Bologna con due conclusioni acrobatiche ma morbide di Ndoye. L’ultima mezz’ora si gioca con nuovi volti: Casale e Dallinga sostituiscono Lucumì e Castro nel Bologna mentre Sahin manda in campo Can e Adeyemi per Duranville e Reyna. Il Borussia torna dopo tanta assenza a farsi vedere: su corner Skorupski lascia la porta sguarnita ma Guirassy non la inquadra. Invece, arriva il lampo che annuncia la tempesta rossoblù: Lykogiannis lancia un tracciante sul quale si avventa Odgaard, traversone perfetto per Dallinga che bolla. E non è finita: ancora l’olandese si avventa su una palla vagante, Kobel respinge sui piedi di Anton che pasticcia, Iling-junior per quanto svagato non può che segnare il 2-1. In due minuti il Dall’Ara può esplodere, le verticalizzazioni e i nuovi entrati hanno ribaltato il match. Ora Sahin vede le streghe, Gross e Guirassy lasciano il posto a Yan Couto e Brandt. Di nuovo palle vaganti che si trasformano in spine nel fianco tedesco, Odgaard spara su Kobel. L’ultimo cambio di Italiano è Moro per Pobega. Col Borussia rabbioso ma scosso, Ndoye cerca di suggellare un gran secondo tempo col gol, ma il diagonale è troppo aperto. Il 2-1 però può bastare, eccome, per la festa bolognese.