Leonardo Tardioli
Un tempo soporifero e uno di buon calcio è quello che regalano Atalanta e Juventus. Due reti arrivate entrambe nella ripresa con Kalulu e Retegui che dimostrano come la profondità conti tanto nel calcio. Entrambe le squadre giocano senza centravanti. Gasperini ritrova Retegui che però parte dalla panchina, preferendogli Pasalic come trequartista dietro il duo De Ketelaere-Lookman. Motta invece, sceglie il fischiatissimo ex della partita Koopmeiners come riferimento offensivo con Yildiz, Nico Gonzalez e McKennie alle sue spalle. Inizialmente è l’americano a fare la punta con l’argentino largo a sinistra, ma ben presto la disposizione tattica cambia. Torna titolare anche Cambiaso schierato nel ruolo di terzino sinistro.
Ritmo basso: prova ad accendersi Yildiz – La prima frazione di gioco è lenta con le due squadre che fanno fatica a trovare il varco giusto e a tirare in porta. Nei primi venti minuti è più l’Atalanta a tenere il pallone, mentre la Juventus aspetta e in fase difensiva si dispone in campo con il 4-4-2. L’unica occasione per la formazione di Gasperini arriva a metà del primo tempo con Lookman che calcia centralmente dal limite e Di Gregorio respinge. Nel complesso alla Dea manca incisività al momento di calciare, visto che in più di un’occasione i suoi calciatori ritardano la conclusione e vanificano delle possibili occasioni. Dall’altra parte la Juventus – che aveva calciato fuori solo con Koopmeiners – si accende quando Motta decide di cambiare posizione a Yildiz che prima si sposta da destra a sinistra e poi al centro. Il giovane turco prima pesca Nico Gonzalez che manda fuori e poi scodella un pallone in area che dopo un rimbalzo rischia di superare il portiere atalantino, bravo a mettere in angolo. All’intervallo è 0-0.
Kalulu-Retegui, botta e risposta La ripresa inizia con un ritmo più elevato e Juventus più incisiva rispetto ai padroni di casa. I protagonisti sono Kalulu e McKennie. Il primo sfiora il gol con un colpo di testa sugli sviluppi di un corner con la palla che danza sulla linea di porta dopo aver colpito il palo e viene smanacciata da Carnesecchi, mentre il secondo serve proprio l’assist vincente allo stesso difensore ex Milan che porta in vantaggio la formazione di Motta. L’Atalanta inizia ad essere pericolosa con l’ingresso in campo di Samardzic al posto di Pasalic. I padroni di casa vedono respingersi sulla linea da Koopmeiners una conclusione di Lookman e poi trovano il pari con un’azione costruita dagli due nuovi entrati, Bellanova e Retegui. L’esterno colpisce di testa un pallone sul secondo palo che rimbalza in area e sul quale l’attaccante azzurro anticipa Savona e batte Di Gregorio. Nel finale tre occasioni. Prima un colpo di testa di Cambiaso respinto da Carnesecchi, poi una conclusione del neo-entrato Zaniolo respinta con i piedi da Di Gregorio. Ad inizio recupero palla-gol per Yildiz che calcia fuori. I cambi hanno dato maggior brio all’Atalanta e forse Gasperini dovrebbe interrogarsi se in futuro sia il caso di affrontare i big match con un assetto più offensivo, mentre la Juventus paga una distrazione che le da il tredicesimo in campionato.