Stefano Sale *
In tanti dovrebbero chiedere scusa a Lorenzo Pellegrini. Non per le critiche da campo, ci mancherebbe – quelle sono sacrosante – ma per la marea di insulti ricevuti, anche sul piano personale, gridati in faccia da certi pseudo-tifosi. Sono giuste i fischi, le critiche e le imprecazioni, tutta roba da stadio. Ma esiste una linea che è stata volgarmente oltrepassata. Lorenzo ne ha sofferto, Ranieri lo ha sottolineato, è un fatto emotivo, la mancanza di stima e fiducia dei suoi tifosi lo condiziona, il che non significa non saper reggere la pressione delle grandi partite importanti. Sono due cose diverse. Ranieri è uno psicologo, oltrechè insegnante di calcio. In pochi avrebbero mai immaginato Pellegrini titolare al derby. In tanti avranno pure pensato male dopo aver letto la formazione. Ma qualcuno, come il sottoscritto, ha pure sperato in un suo gol per una vittoria romanista. Profezia del riscatto. La Roma annienta la Lazio soprattutto grazie al meraviglioso gol di Lorenzo che sblocca subito il match ed indirizza la partita in una certa maniera. Il resto è storia.
Lorenzo è il primo a riconoscere di non essere più stato ai suoi livelli, da un po’ non gli riusciva quasi più niente. Ranieri è stato bravo a percepire la sua voglia di rivalsa, di voler prendersi le sue responsabilità da capitano, l’ultima spiaggia per dimostrare. Lorenzo lo ha ripagato. Ed ha fatto felice il popolo giallorosso. Un capitano atipico, un po’ chiuso, introverso e poco appariscente. Ritornato il feeling e la fiducia dell’ambiente rieccolo sul muretto a festeggiare con la Sud. Bentornato Lollo!Â
Capitolo Dybala. Venduto in estate agli arabi e rimasto solo per sua volontà . Piani scombussolati, girandola di allenatori, il mago di Southampton che lo fa giocare terzino a rincorrere in difesa, fuori forma, prestazioni anonime, risultati e classifica orribile. Arriva Ranieri e Dybala rinasce, corre come ai tempi del Palermo, inventa, segna, fa segnare, e sopratutto gioca 90 minuti, sempre. È una spanna sopra tutti, non ce lo dimentichiamo mai. Grazie Sor Claudio.
È anche iniziato il mercato con Le Fee già finito in seconda divisione inglese, il che è tutto dire. Un acquisto sbagliato costato troppo, ora tiferemo tutti Sunderland in Premier League per riavere i 23 milioni spesi. Altri partiranno, rinforzi arriveranno. Senza troppe illusioni però, sono tornati multe e paletti. Per il CEO, pare arrivi il contabile Antonello dall’Inter, a mettere a posto i conti. Per l’allenatore del futuro, chi sia sia, scegliere ora e programmare subito ma senza dirlo a nessuno, per non fare abbassare la guardia e non creare alibi ai giocatori. La soddisfazione del Derby è stata enorme, un toccasana spaventoso per tutto l’ambiente, ma guardiamo oltre adesso, sopratutto per la classifica che ancora recita Roma al decimo posto a 12 punti dal quarto posto occupato appunto dalla Lazio, e con altre 8 squadre davanti. Come dice Ranieri, a Bologna se non ripeti la prestazione è tutto inutile. Sconfitte come quella di Como deve essere un trapassato remoto. La Roma deve riprendere a correre dando sempre il fritto, con i risultati. Grazie a gente come Hummels, un faro ad illuminare il cammino, Kone soldato ovunque, Saelemakers jolly, Svilar saracinesca, con Dybala artigliere ed e il ritrovato Pellegrini a guidare le truppe. Aspettando il panzer Dobvyk. Ovviamente il generale Claudio, stratega tattico a capo delle operazioni. Fiducia!Â
*Roma Club Dublino, tifoso Roma