Armando De Paolis
Si ritrovano l’uno davanti all’altro, Simone Inzaghi e Sergio Conceiçao, dopo le “scintille” dell’ultima volta, in Inter-Porto, con il portoghese che a fine partita non salutò l’amoico e collega. Per Inzaghi, però è acqua passata. “Non è successo niente di particolare. Ho condiviso con lui lo spogliatoio per molti anni, abbiamo avuto un grande maestro come Eriksson che ha influenzato molto la nostra carriera da allenatori”.
E allora sotto con il Milan, l’ennesimo derby. “Il derby è una partita particolare ed emozionante, con il primo trofeo stagionale in palio. Sarà il 13° derby per me da quando sono a Milano, ci ricorda cose meravigliose come la vittoria dello scudetto o la semifinale di Champions. Cercheremo di non fare gli errori dell’ultima partita che abbiamo perso meritatamente, anche se i rossoneri hanno cambiato la guida tecnica i giocatori sono gli stessi”.
Un Milan diverso, quello di Conceicao, rispetto a quello di Fonseca. “Sergio è un allenatore molto verticale che dà alle sue squadre grande organizzazione. Nel secondo tempo in semifinale il Milan ha fatto un ottimo match meritando la qualificazione”.
Parole al miele per Lautaro Martinez che non sta vivendo il suo momento migliore. “E’ un grande capitano, ha ereditato una fascia da capitano importante e la sta portando con onore. Sono stato attaccante anch’io e so l’importanza del gol, ma fa un grande lavoro e lo vediamo tutti. Gli attaccanti vogliono sempre segnare, ma lo vedo tranquillo e sta lavorando nel migliore dei modi. La squadra sta conquistando vittorie importanti ugualmente e lui ci darà una grande mano da qui alla fine. Tutte le mie squadre hanno sempre cercato molto l’attaccante per fargli fare gol. La squadra cerca sempre anche gli altri attaccanti cercando di concretizzare il più possibile, sapendo che in questo momento troviamo gol anche con centrocampisti e difensori”.
Terza supercoppa di fila, e Inzaghi sa quanto sarebbe importante vincerla. “Sarebbe importantissimo, ma nelle ultime due stagioni ha ancora più valore perché bisogna vincerla in due partite ravvicinate. Sappiamo che affrontiamo una squadra di valore. Ci fa piacere avere tanti tifosi qui a Riad, sono sempre stati affettuosi. Noi promettiamo di mettere tutto in campo sapendo che ci saranno comunque delle difficoltà da affrontare”.
Thuram da una parte e Leao dall’altra ancora in dubbio. “Vediamo come andrà l’allenamento di oggi di Thuram, ma bisogna anche pensare che avremo sei partite in 18 giorni quando torneremo. Non prenderemo rischi. Leao è un giocatore importante come ne abbiamo anche noi, ma non è il solo. Il Milan ha tanti calciatori di qualità e quantità, ma come sempre ci concentreremo più su quello che dovremo fare noi. Conceiçao ha giocatori di qualità e strappo, abbiamo analizzato l’ultimo derby e la semifinale contro la Juventus. Dovremo essere bravi a gestire al meglio il pallone”.
Tutta qui la vigilia, con in testa un’idea meravigliosa, quella di vincere ancora, Supercoppa e Derby. E allora, parola al campo.