Stefano Sale *
Dybala logora chi non ce l’ha. Due settimane fa era con un piede a Istanbul, giocatore scontento, procuratore in viaggio, soliti giudizi affrettati, titoloni e quant’altro. Che Dybala fosse in bilico dall’anno scorso è evidente: le assenze per i guai fisici, rapportato all’ingaggio, quando poi si pensava di lanciare Soulè al suo posto, pagato ben 30 milioni. Ma al momento Dybala rimane il giocatore più forte e decisivo che hai in rosa, tra giocate, gol e assist. Quest’anno non fa testo chiaramente, tre mesi al buio, ma vale per tutti. Paulo ora è tornato, sta bene fisicamente, corre e lotta, segna e fa fare gol. Come dice Ranieri c’è una Roma con Dybala e una senza. Lo diceva anche il buon Josè. Forse De Rossi aveva in mente un’altra Roma col 4-3-3 senza Dybala, non parliamo di Juric che lo ha fatto giocare da terzino a rincorrere gli avversari, roba da matti. La verità è che Dybala quando sta bene è un calciatore di un’altra categoria, quindi un posto da titolare lo si trova, a prescindere dal modulo, che è ininfluente quando hai un fuoriclasse che ti risolve le partite. Specialmente in questo momento che non hai quasi nessuno che lo fa, aspettando Dobvyk e co. Un giovane come Soulè può aspettare, crescere dietro le quinte, così come Baldanzi, e se sono davvero bravi lo dovranno dimostrare sul campo, ed imporsi come ha fatto Pisilli, che è partito da molto più indietro. Un altro calciatore che faceva la differenza era capitan Pellegrini, ora caduto pure in disgrazia. La situazione di Lorenzo purtroppo si trascina da troppo tempo, al ragazzo non riesce più nulla, e i fischi non lo aiutano di certo. Cosi come per Cristante finito nel mirino, insieme a Zalewski. Lo stesso discorso stranamente non vale per gli altri senatori a cui viene abbonato un po’ tutto, per non parlare di chi a Roma non ha combinato nulla ma ha sempre raccolto applausi. Misteri romanisti. Come l’accoglienza trionfale al Tre Fontane dopo il pareggio a San Siro. Vero, la Roma ha fatto una bella partita e poteva portare a casa l’intera posta, ma vedere la squadra che fa il giro di campo con la standing ovation è alquanto bizzarro dopo le feroci contestazioni all’Olimpico fino a qualche settimana fa. Siamo al decimo posto, a 15 punti dalla quarta in classifica, con 6 squadre davanti. Un altro miracolo targato Claudio Ranieri. Oltrechè a rimettere insieme i cocci è riuscito a ricompattare il gruppo e adesso anche la tifoseria. Ma c’è il Derby alle porte, l’entusiasmo dei romanisti per l’unico vero obiettivo stagionale finora. Per battere questa Lazio in grande spolvero servirà una grande Roma. Poi a gennaio vedremo cosa succederà sul mercato, con movimenti in entrata ed uscita. Fuori quella gente che il campo non lo vede più da quando è arrivato Ranieri, tipo Le Fee, grande fallimento di Ghisolfi. L’importante è rinforzare la squadra, anche in vista della prossima stagione col nuovo tecnico a rilanciare la barca. Ma se il Sor Claudio riuscisse intanto a fare altro miracolo per la gioia de noantri…Carica ragazzi!
*Roma Club Dublino, tifoso Roma