Bella e convincente. Ora la prova del nove

Stefano Sale *

Straripante, vincente e convincente. La Roma più bella della stagione. Una valanga. Il punteggio di 5 a 0 poteva essere anche più largo.  Squadra scesa in campo con la schiena dritta quasi fosse in assetto militare. Organizzata, concentrata e combattiva dal primo fino all’ultimo secondo. Parma subito sotto assedio e disorientato, con la partita mai in discussione. Protagonisti assoluti tra gli altri, Mats Hummels – un muro, ministro della difesa e dell’impostazione dal basso, con Mancini e N’Dicka prodi alfieri sulla linea difensiva.  A centrocampo, Leo Paredes a dirigere le operazioni con Manu Kone a trebbiare in tutte le zone del campo. Sugli esterni la spina Angelino con il folletto Saelamakers ed El-Sha a svariare sul fronte d’attacco. Il belga sforna cross e assist per i compagni ma poi segna proprio lui un gol al volo spettacolare!  Davanti, Paulo Dybala, il matador argentino, doppietta e tante invenzioni del suo repertorio. Solo pochi giorni fa era dato per bollito, scontento ed in uscita a gennaio. La verità è che nonostante sia un po’ leggerino con gli infortuni, rimane il vero fuoriclasse di questa squadra. L’ingaggio pesa molto ma privarsene ora sarebbe delittuoso. Soulè e Baldanzi sono stati pagati cari,  sono bravi e vanno valorizzati, ma c’è tempo, arriveranno le loro occasioni. 

Per ora questa pare la formazione titolare di base scelta da Ranieri, anche se il tecnico non ha fatto nessun cambio nonostante il risultato acquisito, con le varianti Pisilli, Pellegrini e Cristante, uniti ai vari Celik e Zalewski. Le Fee invece la grande incognita, non gioca mai, un oggetto misterioso pagato 23 milioni. Il mercato di gennaio ci dirà. Nel frattempo rimane il compito di decifrare la Roma tra partite esaltanti (poche) e disfatte vergognose (tante). È una Roma che non può prescindere dai giocatori forti e di mentalità. Siamo in lotta per non retrocedere, il gioco si fa duro, non scherziamo, mai più partite come quelle viste in riva al lago. Serve spirito di sacrificio  Ora c’è il Milan, poi il Derby a gennaio. Ci giochiamo la salvezza, non certo la gloria, non lo dimentichiano.

*Roma Club Dublino, tifoso Roma