Stefano Sale *
A corrente alternata. Indecifrabile. In una settimana siamo passati dalla bella vittoria col Lecce alla prova esaltante col Braga. Tutti a parlare della rinascita di Hummels, il pilastro Kone ed il nuovo eroe Saud. Squadra in via di guarigione grazie alla cura Ranieri? Ed invece no. A Como prendiamo una batosta inaspettata, una prestazione diametralmente opposta alle ultime uscite, sembrava la Roma di Juric, senza anima e corpo. Sconfitta putroppo meritata, messi sotto dal Como dell’anonimo Gabrielloni, un altro che finisce sull’albo nero di glorificazione romanista. Una delusione totale per chi pensava che il peggio fosse ormai alle spalle. Dare colpe a Ranieri per i troppi cambi è troppo facile. Questa squadra si adagia troppo facilmente, manca di mentalità combattiva perchè non riesce a capire ancora la nuova realtà. Da qui in avanti la Roma deve lottare come una provinciale se vogliamo rimanere in Serie A. Ci siamo ficcati in un vicolo cieco. Manca il senso dell’urgenza. Le nostre avversarie sono squadre come il Como. Il successo in Coppa Italia contro la Sampdoria potrebbe essere uno specchietto per le allodole. Una vittoria pericolosa per certi versi, siamo già tornati a fare i complimenti, le pacche sulle spalle. C’è poco da festeggiare se non batti il Parma domenica sera. È una finale. Questa volta Ranieri glielo farà capire. C’è bisogno dell’aiuto di tutti, basta primedonne, basta capricci, mettere da parte i propri interessi per una volta, la salvezza della Roma deve essere l’unico pensiero comune unitario. Anche perchè sono loro i primi responsabili di questo scempio. Noi ci saremo, come sempre. E voi?
*Roma Club Dublino, tifoso Roma