Premier. City e Guardiola all’ultima spiaggia

Nella foto: Pep Guardiola (foto Imago/Image Sport)

Daniele Oliviero

Ci risiamo. Quando si pensava che il peggio fosse passato ecco che si torna al punto di partenza. Il Manchester City c’è cascato, di nuovo. Come in ogni ciclo vizioso, si torna a ripetere gli stessi errori senza sapere quale sia il vero problema di fondo. La vittoria con il Notthigham Forrest doveva essere l’anno zero dal quale rimettere le basi al castello che fino a poco tempo fa era inespugnabile. Ma quel 3-0 è stato solo un fuoco di paglia, prima affievolito con il pareggio del Crystal Palace, per poi spegnersi con la legnata all’Allianz Stadium ai danni della Juve. L’unica cosa certa è che la crisi non ha mai lasciato il City, stanco e svogliato proprio come il suo allenatore, che ad oggi viene contestato dai suoi tifosi che vogliono le sue dimissioni. Il primo passo di Guardiola per riconquistare la fiducia della sua tifoseria sta nella vittoria del prossimo match, proprio uno dei match più importanti di tutta la stagione, quello storicamente legato all’altra sponda della città. Il derby di Manchester sarà un altro test cruciale per il tecnico catalano, anche se dall’altra sponda lo United non se la passa tanto meglio. L’inizio disastroso di Ten Hag ha portato i Red Devils al 13esimo posto, e il suo predecessore Amorim sta cercando di riportare a galla la squadra, ma al momento i risultati sono poco entusiasmanti (in quattro partite una sola vittoria). A favore del portoghese però ci sono i precedenti della stracittadina, che vedono lo United avanti di 63 vittorie contro le 53 del City, e il fatto di poter contare su una rosa più sana, cosa che i Citizens non hanno dato l’infermeria che abbonda, con il reparto difensivo quasi dimezzato (Ake, Akanji, Stones) e la mediana acciaccata (oltre a Rodri fuori anche Kovacic, con Foden rientrato ma non ancora al meglio), senza contare l’assenza di Bobb, l’unica alternativa lì davanti ad Haaland. Di sicuro quello di domenica tra City e United sarà un derby incerto, in cui si scontreranno due squadre in preda alle loro crisi, e il fatto che il bilanciere non favorisca nessune delle due sorelle rende lo scontro equilibrato e agguerrito. Ma la possibilità di mettere la prima pietra per la ricostruzione del castello battendo l’acerrima rivale è assai ghiotta per entrambe. Dopo il derby spazio al Chelsea, che non rimane impantanato nei suoi problemi e li risolve, dimostrando anche di superare le sue stesse aspettative. I Blues, seconde a -4 dalla capolista, vogliono continuare a sognare in grande e l’impegno casalingo contro il Brentford al nono posto fa ben sperare. Ad accompagnare i ragazzi di Maresca alla stessa ora c’è il Tottenham, che naviga in cattive acque tra l’undicesimo e dodicesimo posto, e a Southampton il mare potrebbe essere peggiore, dato che i fanalini di coda dei Saints combatteranno con il coltello tra i denti per strappare punti preziosi e uscire dalla zona playout. A fare da apri fila della 16esima giornata sarà il tandem composta da Arsenal e Liverpool, che rispettivamente ospiteranno l’Everton e il Fulham. A fare da chiudi fila invece il match tra Bournemouth e West Ham di lunedì sera.

Tutto il calendario della 16esima giornata:

Arsenal-Everton (14/12 ore 16)

Liverpool-Fulham (14/12 ore 16)

Newcastle-Leicester (14/12 ore 16)

Wolverhampton-Ipswich (14/12 ore 16)

Nottingham-Aston Villa (14/12 ore 18:30)

Brighton-Crystal Palace (15/12 ore 15)

City-United (15/12 ore 17:30)

Chelsea-Brentford (15/12 ore 20)

Southampton-Tottenham (15/12 ore 20)

Bournemouth-West Ham (16/12 ore 21)