Robert Vignola
Secondo punto del Bologna, che esce da Lisbona senza mai dare l’idea di vincere ma sapendo come non perdere. Infischi del pubblico del Benfica, che ha creato occasioni senza comunque dominare, la dicono lunga.
Pronti, via e Casale la regala a Di Maria: assiste per Pavlidis, sarebbe 1-0 ma è fuorigioco. I rossoblù provano a scuotersi con un tiro sbilenco di Fabbian. Lo stesso Fabbian riesce sulla gamba a mandare Dallinga davanti al portiere ma l’olandese perde colpevolmente l’attimo. Per il Benfica, velleitario il tiro di Pavlidis al quarto d’ora. Prolungato ma sterile il possesso di palla del Bologna. Nel finale di frazione Carreras semina Posch e scarica dentro l’area, Di Maria si coordina ma trova pronto Skorupski. I portoghesi chiudono con un rabbioso pressing che però non produce occasioni limpide.
La ripresa inizia con ritmi quasi forsennati, ma i reparti offensivi sbagliano più delle difese. Le emozioni cominciano a far capolino, prima Skorupski consegna a Pavlidis il pallone, poi salva il risultato, dall’altra parte il Bologna potrebbe pungere ma due mischie in area non sortiscono effetto. Girandola di cambi quando si affaccia il finale: Italiano ci prova con Pobega, Lucumì, Ndoye e Freuler per Urbanski, Casale, Fabbian e Moro mentre nel Benfica Amdouni e Beste rilevano Pavlidis e Akturkoglu. Sbandano un po’ i rossoblù, prima Ferguson salva col petto, poi Skorupski devia il bel tentativo di Amdouni. Ecco allora dentro l’ex Fiorentina Cabral. Succede ben poco, nel finale Corazza debutta in Champions per sostituire un esausto Posch. A fil di 90’ Amdouni impegna ancora Skorupski che scaccia le streghe. Entrambe le squadre nel finale fanno l’idea di voler provare ma non hanno energie e lucidità per riuscirci.