Il fascino della prima volta, quella di Nicolò Savona, classe 2003 terzino della Juventus, rientrato nei 23 calciatori convocati da Spalletti per il doppio impegno con Belgio e Francia. “Per me è la prima volta qui, c’è un bel gruppo ed è una bella emozione – ha spiegato in conferenza stampa -. Spalletti mi ha accolto davvero bene e io l’ho ringraziato”.
Tanti consigli, a cominciare da quelli di Chiellini. “E’ una persona che mi ha dato parecchi consigli. Quello più grande è di mantenere sempre la stessa umiltà e lavorare duramente per raggiungere gli obiettivi prefissati. Dal punto di vista tecnico, quello di migliorare allenamento dopo allenamento e di lavorare sodo. Arrivare a raggiungere questo obiettivo è un sogno che si realizza, ti alleni con giocatori forti”.
Eppure, la sua poteva essere una carriera da sciatore visto che è Valdostano. “Ho la casa sulle piste da sci, da piccolo ho fatto diverse gare. Poi a dieci anni ho dovuto scegliere tra calcio e sci e ho scelto il calcio, anche perché lo sci non mi piaceva particolarmente. Gareggiavo nello slalom”.
Adesso serve il salto di qualità. “Il difficile deve arrivare, so che devo mantenere la stessa umiltà. Dedizione e costanza sono le qualità con le quali sono arrivato fin qui e non le dovrò mai smarrire. Cercherò di restare così come sono”.
La magia dell’esordio e magari un avversario da voler sfidare tra Belgio e Francia. “Non saprei quale partita scegliere, dico Italia-Francia a San Siro ma già solo essere qui è una emozione fortissima. Sfidare Doku del Belgio però sarebbe un bel test…”