Augusto Riccardi
Un passo indietro rispetto a Milano contro l’Inter dove la Juve aveva dimostrato carattere e autorevolezza nell’andata a recuperare dal 4-2 al 4-4. Stasera col Parma allo Stadium, si è vista la brutta copia di quella formazione, uccellata a più riprese da un Parma che ha giocato invece a viso aperto, facendo la partita, andando due volte in vantaggio. E’ finita 2-2 con i bianconeri che hanno avuto più possesso palla, ma quasi sempre lezioso e prevedibile.
Parma con grinta Gli emiliani vanno in campo senza paura, se la giocano e mettono subito la freccia. Di Gregorio prima salva su Bonny, poi può nulla sul colpo di testa ravvicinato di Delprato che porta avanti i Ducali. La Juve è compassata, prevedibile nella manovra, in mezzo c’è poco filtro che finisce con il lasciare spazio alle imbucate dagli emiliani. La rimette in piedi McKennie di testa, ma l’euforia dura poco. Alla nuova imbucata, il Parma passa di nuovo, con Man che serve un cioccolatino per Sohm che da due passi fa secco Di Gregorio. Juve che accusa il colpo, non riparte, dietro la difesa fa acqua, in mezzo c’è poca qualità. All’intervallo è 2-1 Parma
Guizzo Weah La Juve la riprende subito a inizio ripresa, grazie alla percussione di Thuram che fa viaggiare Conceicao, palla in mezzo per Weah che ristabilisce la parità. Ma èun fuoco di paglia, perché il gioco latita, la Juve non decolla e si affida ai guizzi dei singoli. Vlahovic non graffia, ci prova però il subentrato Yildiz che provoca uno spavento per Suzuki. L’ultimo assalto, con la forza della disperazione, è di Locatelli, salva Hainaut. E alla fine punto meritato per il Parma, passo indietro per i bianconeri che stasera scivolano a meno sette dalla capolista Napoli.