Premier. Stecca l’Arsenal, vittoria scaccia crisi per lo United

Nella foto: il tecnico dell'Arsenal, Mikel Arteta (foto Imago/Image Sport)

Daniele Oliviero

Il sabato dell’ottava giornata sorride per alcune big, ad altre no. La notizia della giornata è il clamoroso tonfo dell’Arsenal che cede di schianto in casa del Bournemouth per 2-0 e rischia di veder allungare in vetta le dirette avversarie. Torna alla vittoria il Tottenham che strapazza per 4-1 il West Ham, e finalmente torna al successo scaccia crisi lo United che a Old Trafford piega per 2-1 il Brentford.

Crolla l’Arsenal I Gunners perdono per la prima volta in campionato contro il Bornemounth 2-0. I Gunners cadono al Vitality Stadium, dove pesa come un macigno il rosso a Saliba, arrivato a metà del primo tempo dopo un fallo da ultimo uomo. Nella ripresa le Cherries, che sono riusciti all’inizio ad addormentare il ritmo, approfittano della superiorità numerica per prendere in mano la partita e dopo 70 gli ospiti cedono al forcing. Kluivert innesca Christie per il primo gol, e nel secondo l’ex Roma si ripete, ma stavolta non con un assist bensì con il gol, su rigore, che mette il sigillo finale. I Gunners provano a sparare le ultime e disperate cannonate per riprenderla ma il tabellone a fine gara dice Bournemouth 2 Arsenal 0. Arteta e i suoi steccano e vengono agganciati dall’Astan Villa, con City e Liverpool che domani avranno la possibilità di aumentare la distanza. Infine, e non meno importante, c’è anche il ritorno alla vittoria dello United che vince in rimonta per la prima volta in stagione, contro il Brentford per 2-1.

Poker Tottenham Nel lunch match si parte alla grande con il Tottenham che sovrasta il West Ham per 4-1. All’Hotspur Stadium Kudus illude gli ospiti dopo venti minuti, ma un quarto d’ora è sufficiente a Kulusevki per rimettere tutto in pari. Nella ripresa gli Spurs trovano il vantaggio con Bissouma, per poi dilagare con autogol del portiere Areola e capitano Son. Verso la fine l’autore del vantaggio Kudus macchia la sua prestazione con una manata a Bissouma che gli costa il rosso diretto.

Aston Villa corsaro Va forte anche l’Aston Villa, che ne fa tre in casa del Fulham (1-3). Un rigore sbagliato, un rosso da una parte e dell’altra e un autogol, al Craven Cottage succede di tutto. A Jimenez risponde Rogers, poi i Cottagers sbagliano dagli undici metri con Pereira, per poi essere puniti dalla dura legge del gol firmata Watkins. I padroni di casa perdono il controllo dopo l’espulsione di Andersen, ed infine i Villers la chiudono grazie ad un aiuto esterno di Diop, autore dell’autorete. L’Espulsione di Philogene sembra quasi indolore per Emery e i suoi, che blindano il quarto posto e agganciano l’Arsenal che stecca.

Rinascita United Se si guardasse solo i primi 45 si potrebbe pensare ad un Déjà-vu. Il solito copione sul quale è già scritta la figuraccia stagionale degli uomini di Ten Hag, che inanellando un altro insuccesso sarebbe scontato il suo licenziamento. Ma si sa, il calcio è prima di tutto imprevedibile, e ogni partita ha una sua intima e personale storia da raccontare. E all’Old Trafford il copione viene riscritto. Ma non prima di aver visto lo United annaspare nel primo tempo. I padroni di casa mostrano lacune difensive, con molte incertezze e fraintendimenti di De Light e compagni, in più di un’occasione vicini al danno irreversibile. Anche il gruppo offensivo non è da invidiare per problematiche, con Eriksen che a due passi si divora il vantaggio. I minuti regolamentari finiscono, arriva un lungo recupero che porta le due squadre oltre i cinquanta minuti complessivi. È proprio nell’ultima azione prima del duplice fischio che lo United fa la frittata. Corner battuto dalle Bees, in area Pinnock si stacca senza troppe fatiche dalla marcatura e di testa sblocca il risultato. Il Brentford è avanti 0-1 all’ Old Trafford.

Nella ripresa, riecco il vero United che la ribalta con rabbia ma anche qualità. Lasciato negli spogliatogli il suo gemello cattivo, lo United torna in campo con la carrozzeria restaurata. Tutta la rabbia del primo tempo viene riversata sulle Bees, con Garnacho, uno dei pochissimi a salvarsi fino ad ora, che trascina i suoi. Di fatti, è suo il gol che rimette in pari i Red Devils dopo che Rashford pennella in area per l’argentino che apre il piattone e gonfia la rete dopo nemmeno due minuti dall’avvio di ripresa. Un altro United, da Rashford autore dell’assist del pari, ad un Bruno Fernandes che torna a illuminare come il faro che è era stato nelle stagioni precedenti, ad Hojlund che tra qualche spallata e fraseggi si cuce il suo spazio. Poco dopo i 60 minuti, lo United si porta avanti proprio con il danese; su rimessa laterale lo United scippa con rabbia il pallone sulla linea di fondo Bees, Fernandes mette sotto porta il danese di tacco che con il tocco morbido scavalca Flekken. Partita ribaltata e dominio fino alla fine.

Vincono Brighton ed Everton

Nelle altre partite il Brighton esce corsaro dal St. James Park, dove Welbeck strappa i tre punti dal Newcastle (0-1). Vittoria esterna anche per il Leicester sul campo del Southampton (2-3), e dell’Everton sul campo del Norwich (0-2).