Massimo Ciccognani
UDINE I quarti di finale sono ad un semplicissimo passo. L’Italia travolge Israele a Udine con una qualità pazzesca. Finisce 4-1: sblocca Retegui, raddoppia Di Lorenzo, accorcia Abu Fani prima dei botti finali con i gol di Frattesi e Di Lorenzo (doppietta), che calano il poker. E’ tanta, ma proprio tanta questa nuova Italia di Spalletti che continua a guidare il gruppo 2 con 10 punti, uno in più della Francia stasera vittoriosa per 2-1 contro il Belgio, staccando i Diavoli Rossi fermi a quota 4.
Pochi cambi Spalletti non si fida di Israele e nonostante qualche previsione della vigilia, il turnover è limitato a tre cambi, uno obbligato, quello legato alla squalifica di Pellegrini sostituito da Raspadori nel 3-5-1-1 con il napoletano alle spalle di Retegui. L’altro cambio è in mezzo, con Fagioli a prendere il posto di Ricci, accanto a Tonali e Frattesi, con i due quindi di centrocampo affodati ai soliti Cambiaso e Dimarco. Dietro, nei tre, ci sono Di Lorenzo, Bastoni e Calafiori, menytre alle loro spalle l’unico cambio annunciato ieri in conferenza, ovvero il friulano Vicario al posto di Donnarumma. Il ct di Israele Shimon, invece in campo con il 3-4-2-1, ovvero Glazer tra i pali, quindi dietro Feingold, Nachmias e Baltaxa. In mezzo Abada, Kanikovski, Abu Fani e Haziza, con Peretz e Gloukh alle spalle di Madmon. Allo Stadio Friuli, davanti a dodicimila spettatori, fischia lo spagnolo Ricardo de Burgos.
Retegui di rigore Un primo tempo dominato sotto tutti gli aspetti. L’Italia è quella che ci si aspettava, anche se con qualche difficoltà in più nell’espressione complice l’atteggiamenti particolarmente difensivo di Israele con tutti gli uomini dietro la linea del pallone e con una maginot davanti alla propria area. L’Italia ha avuto difficoltà nel trovare gli spazi, ma nonostante tutto ha creato tantissimo. Almeno quattro palle gol nitide capitate sui piedi di Tonali e Retegui, con il centravanti dell’Atalanta molto ispirato che in due occasioni consecutive si è visto respingere due palle gol dal portiere israelinano, e stessa sorte è toccata a Tonali. Sul piano delle occasioni, altra interessante per Frattes che ha spedito sull’esterno della rete un invito del solito Dimarco. L’interista ha fatto vedere quello che siamo abituati a vedere da tempo, strappi irresistibili e tante pèalle messe in mezzo al servizio delle punte. Si è mosso bene Raspadori alle spalle di un Retegui in stato di grazia, altrettanto bene Tonali, un po’ meno Fagioli, poco intraprendente.
Il gol che ha sbloccato la gara è arrivato al tramonto della prima frazione, grazie a Tonali che è entrato palla al piede in area, per poi essere toccato con un pestone da Dor Peretz su Tonali. Rigore, trasformato di giustezza e prepotenza da Retegui: 1-0.
Di Lorenzo ci mette la testa, Abu Fani rianima IsraeleResta negli spogliatoi Fagioli, dentro Ricci e ripresa che riprende da dove avevamo lasciato, con gli Azzurri a fare la partita, Retegui si inserisce bene, ma l’ultimo rimpallo non è felice. Il raddoppio arriva quasi subito ed è targato Napoli. Punizione dalla sinistra di Raspadori, in mezzo svetta la testa di capitan Di Lorenzo che mette imparabilmente in rete: 2-0. In campo c’è solo l’Italia ma basta poco per riaccendere gli israeliani. Spalletti si sgola, qualche disimpegno superficiale non gli garba e vede giusto perché Israele torna in partita grazie al gol di Abu Fani direttamente dalla bandierina, nonostante le proteste azzurre, ma gol buono confermato dal var: 2-1.
Troppa Italia Il gol di Israele non intimorisce gli azzurri che continuano a tenere in mano il boccino del gioco. Glazer salva su Calafiori, poi può nulla sull’occasione creata dalla premiata Dimarco-Frattesi: centro dell’esterno dell’Inter per Frattesi che da centro area fulmina Glazer. Spalletti cambia, fuori Dimarco e Raspadori per Udogue e per Daniel Maldini, all’esordio in maglia azzurra. La partita, che ha vissuto solo di un guizzo-episodio israelinao, ritorna saldamente nelle mani degli azzurri che nel giro di un minuto calano il poker. Mandini apre per Udogie che la mette in mezzo a rimorchio per Di Lorenzo che dal limite si coordina e firma la sua personale doppietta. Applausi per Maldini, gran visione di gioco, entra come se l’azzurro fosse sempre stata casa sua. Tocca a Lucca, idolo di casa al posto di Retegui. Non c’è più altro. De Burgos dice che può bastare: finisce 4-1, l’Italia c’è. E si vede benissimo.