Milan, schiaffi a Firenze

Nella foto: esultanza Albert Gudmundsson (foto Matteo Papini/Image Sport)

Antonio Mengoni

FIRENZE Cercavano entrambe la vittoria per opposti motivi. Milan per riprendere l’Inter al secondo posto, Fiorentina per dare un senso alla sua stagione. L’ha spuntata la squadra di Palladino, con una vittoria di carattere. Vantaggio firmato dall’ex Adli, il pari di Pulisic, tre rigori falliti, due dai rossoneri, uno dalla Fiorentina. Decide un gran gol di Gudmundsson. E Firenze torna a sorride. La Milano rossonera un po’ meno.

Apre l’ex Adli Tante emozioni, un solo gol e due rigori sbagliati nella prima frazione. Il primo lo fallisce Kean in avvio che si fa ipnotizzare da Maignan, il secondo Theo Hernandez nel recupero della prima frazione, sul quale chiude bene De Gea. In mezzo il gol del vantaggio della Fiorentina, con l’ex rossonero Adli che indovina la conclusione da fuori e porta in vantaggio la Viola.

Pari Pulisic La partita resta viva, Milan che spinge. Gol annullato per fuorigioco millimetrico a Kean, poi l’ex Juve rifila un calcione a Gabbia ed è di nuovo rigore. Sul dischetto va Abraham, ma De Gea si supera allungandosi alla sua destra. Il Milan insiste e trova il pari con Pulisic che infila nell’angolo più lontano sul cross di Theo Hernandez: 1-1. 

La chiude Gudmundsson Il Milan affonda, la Fiorentina lavora di controgioco. Kean si divora il nuovo vantaggio, poi altro episodio dubbio in area cn Colpani che va giù, ma stavolta Pairetto lascia correre. La Fiorentina gioca attenta, concede poco e quando riparte lo fa sempre in velocità. Kean premia l’inserimento di Gudmundsson che al volo fulmina Maignan. Finale incandescente, Palladino viene espulso per proteste, De Gea dice ancora no all’assalto rossonero e in pieno recupero Kean fa vibrare la traversa. Pairetto dice che può bastare. Vince la Fiorentina, ostentando un carattere da grande.

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