Conte, l’ex Juve che fa sognare Napoli: “Sfida particolare, la mia storia non si cancella”

Nella foto: Antonio Conte (foto Nicola Ianuale/Image Sport)

Francesco Raiola

Poco più di 48 ore alla supersfida di Torino tra Juventus e Napoli con il ritorno di Conte contro la sua ex squadra, per la prima volta allo Juventus Stadium con il pubblico dopo le prime due sfide quando allenava l’Inter in epoca Covid senza tifosi. Conte presenta la sfida a Castevolturno con un ricordo molto personale di Schillaci simbolo del Mondiale Italia 90 e del calcio meridionale. Sfida importante per il Napoli anche per testare ambizioni e crescita dei partenopei: “Forse arriva presto questa sfida, anche perché il mercato è finito tardi e c’è una fase di assestamento per tutti gli allenatori. E’ inevitabile che tutti lavorino sodo per trovare la quadra, ma è anche vero che ogni partita vale tre punti. Non è una scusa, ma è necessario trovare buone prestazioni e punti che varranno alla fine. Mi aspetto ancora continuità nella crescita sotto tanti punti di vista. Non fermarci a Cagliari e non illuderci perché ogni santa partita sarà un test”.

La Juventus è una partita particolare per Napoli e per lo stesso Conte: “Esagerato parlare di esame, ma ogni partita è una storia a sé. A Cagliari è stato già un esame difficile e ogni partita rappresenta un test da affrontare con la massima serietà a prescindere dagli avversari cha abbiamo di fronte. Noi ci auguriamo che la partita di sabato possa avere un valore importante. Oggi è presto dirlo, ma sicuramente dobbiamo recuperare 18 punti sulla Juventus della scorsa stagione, ma abbiamo una grande voglia di rivalsa, così come la stessa Juve che vuole recuperare distanza dall’Inter. Partiamo da due livelli differenti, ma ci auguriamo che nella gara di ritorno di vedere livelli diversi. Emotivamente per me è inevitabile che sia una partita non come le altre: sono stato capitano per diversi anni della Juve e ci ho giocato 13 anni dove ho vinto tutto. Ho fatto tre anni di allenatore e ho aperto un ciclo storico di scudetti. Faccio parte della storia della Juventus, da calciatore è più facile scegliere di restare sempre in una squadra, come hanno fatto Bruscolotti, Antognoni, Maldini, Totti. Da allenatore è praticamente impossibile, non puoi decidere la tua carriera per sempre. La mia carriera di allenatore mi ha portato in piazze diverse, dove sono stato il primo tifoso delle maglie che ho onorato. Sicuramente per me sarà emozionante davanti ai miei ex tifosi per la prima volta affrontarli da avversario”.

Settimana tipo per il Napoli che prova anche altri moduli: “Dobbiamo indossare i migliori abiti, per offrire un bello spettacolo, così come è inevitabile a volte sporcarcelo in partite difficili come quella di Cagliari. E’ il connubio giusto per le squadre che vogliono vincere. Non si può indossare solo un abito per vincere, come lo scorso anno che si pensava solo ad attaccare e c’era disequilibrio. Stiamo lavorando per migliorarci ed essere competitivi”. La Juventus è stata impegnata in Champions, il Napoli no, ma per Conte non è un vantaggio: “Lavorativamente può esserlo perché sono al primo anno e lavorare con il gruppo senza preparare match ogni 3 giorni è certamente positivo soprattutto per conoscere i nuovi. Lo svantaggio è invece avere una rosa non competitiva come quella di chi partecipa in Europa, che hanno rose molto più ampie”. Passi in avanti per i nuovi arrivi: “Mc Tominay e Neres stanno entrando sempre più dentro la mia idea di calcio. E’ stato importante lavorare questi 10 giorni consecutivi con Scott, David e Billy Gilmour che stanno capendo sempre più i movimenti che voglio. Stanno iniziando ad adattarsi anche alla tipologia di lavoro fisico e metabolico. Sono ragazzi che apprendono velocemente e daranno un grande apporto”. Allarme per Kvara, poco tutelato dagli arbitri: “Odio il gioco violento, non mi sono mai permesso di fare un’entrata violenta per far male al mio avversario e mai ho detto ad un mio giocatore di fare falli per spaventare gli altri calciatori. A Kvara a Cagliari è capitato dopo 20 secondi e un arbitro non deve aver paura di ammonire o espellere dopo pochi secondi o un minuto di gioco. Zappa forse non voleva far male a Kvitcha, ma il suo fallo era almeno da giallo perché bisogna sanzionare il calcio violento e tutelare i giocatori di talento”.

Difficilmente Conte cambierà modulo e formazione per la sfida di sabato, confermando probabilmente in toto gli undici che hanno espugnato Cagliari, con il solito ballottaggio Spinazzola-Olivera, con l’ex giallorosso ancora favorito sull’uruguagio. In mezzo al campo Lobotka e Anguissa titolari con i due scozzesi pronti a subentare,  mentre in attacco Politano sempre in vantaggio su Neres nel tridente con Lukaku e Kvara. Fischio di inizio alle ore 18.30. Arbitro del match sarà il sig. Doveri di Roma. Settore ospiti sold out.