Juve, si cambia: rivoluzione Motta-Giuntoli

Nella foto: Thiago Motta (foto Daniele Buffa/Image Sport)

Carlo Bianchi

In un paio di stagioni, la passata e la prossima, il club bianconero ha deciso di cambiare completamente pelle. Dapprima la nuova dirigenza tecnica che affianca il DS Cristiano Giuntoli ossia i suoi fedelissimi Pompilio, Stefanelli e Sbravati che ha pensato portare con sè. Ai quali si aggiungerà fra un mese la novità Giorgio Chiellini che però non avrà ancora un ruolo di primo piano ma affiancherà per il momento l’AD Scanavino. Ricoprirà un ruolo più accorde alla sua preparazione ossia la finanza ed il marketing rispetto ad incarichi tecnici da campo. Persona più che personaggio di sicuro affidamento pronto ad iniziare un percorso virtuoso in società che lo porterà sicuramente ai vertici vista la sua preparazione americana e la recente laurea. 

Venire esclusi dalle Coppe Europee anche per una sola stagione si sa che provoca sconquassi finanziari che il club sta ancora pagando e qui entra in ballo la storia e gli scellerati comportamenti della dirigenza precedente. Il compito di Giuntoli è stato fin dallo scorso torneo quello di far rientrare il bilancio in termini più consoni ad una società quotata in Borsa attraverso, questo sì, cessioni eccellenti che si sono ripetute anche quest’anno. Storia di questo calciomercato sono le vendite di Soulé alla Roma, Illing Jr. all’Aston Villa, Kaio Jorge al Cruzeiro, Alcaraz al Southampton ed Huijsen al Bournemouth. Premier che come al solito fa incetta di talenti a suon di milioni. D’altro canto queste entrate hanno permesso la rivoluzione della rosa a disposizione del nuovo allenatore Thiago Motta. Di Gregorio ex Monza in porta (ma perché trattare Szczesny in quel modo?), Cabal ex Verona laterale di sinistra, un centrocampo rinforzato grazie agli innesti di Douglas Luiz e Thuram.

 I sacrificati saranno Kostic, McKennie, Milik, De Sciglio ed il separato in casa Chiesa, anche in questo caso atteggiamento del club che non si comprende appieno. Il mercato bianconero non finisce qui, la situazione è ancora in fase di evoluzione. Si cercano due ali per dare al confermatissimo Vlahovic il giusto supporto venuto molte volte meno la scorsa stagione. Fari puntati sul duo del Porto, Galeno e “Chico” Conceiçao oltre al frutto proibito Adeyemi per il quale il Dortmund non si smuove dalla richiesta iniziale di 50 milioni o giù di lì. 

L’altro frutto della passione è quel Koopmeiners con l’Atalanta che ormai, per ammissione dello stesso Gasperini, vestirà il bianconero. Si cerca l’accordo, mentre la difesa dovrebbe passare al modulo a quattro con la conferma di Brehmer, Danilo e Cambiaso. Se poi si sbloccasse la questione Todibo con il Nizza il mercato sarebbe quasi concluso (attenzione però all’inserimento del West Ham di Lopetegui anche lui interessato al giocatore). Per il momento sulle ali ci si affida a Yildiz e Weah con Fagioli e Miretti centrocampisti pseudotitolari assieme a quel Locatelli dal quale ci si attende un definitivo salto di qualità. 

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