Conte si presenta: “Qui per riportare il Napoli dove merita”

Nella foto: Antonio Conte - CREDITS UEFA - (Photo by Glyn KIRK / AFP) (Photo by GLYN KIRK/AFP via Getty Images)

Francesco Raiola


E’ il Conte Day a Napoli. Presentazione ufficiale in grande stile al Teatro della Corte  del Palazzo Reale in Piazza Plebiscito. Emozionato il nuovo tecnico partenopeo: “Dopo tanti anni di carriera è la prima volta che ricevo tanto prima di dare. Ringrazio la città di Napoli e il presidente De Laurentiis”. Nessuna promessa: “Quello che posso premettere è serietà, dare tutto per Napoli, trasmettere la mia cultura lavorativa, mentalità e le mie idee calcistiche, al di là di primeggiare e scrivere la storia. Voglio rendere orgogliosi i tifosi e i miei calciatori. I tifosi devono riconoscersi nella propria squadra ed essere orgogliosi dei propri giocatori. La maglia va sudata a prescindere dal risultato, dalla sconfitta o dalla vittoria. Daremo più del massimo per questa maglia”. Sulla piazza: “Napoli è una passionale e lo sarà sempre a prescindere da giocatori, allenatori e presidenti. Da parte nostra faremo di tutto per alimentare la passione dei tifosi, che sarà una grande responsabilità per noi per raggiungere i nostri obiettivi”. Sul nuovo Napoli: “Il nuovo Napoli dovrà avere una faccia incazzata, dopo un’annata dove le cose non sono andate nel verso giusto, sotto i tutti i punti di vista. Cercheremo di fare mercato. Ho scelto Napoli per il progetto: ho firmato un contratto di 3 anni. Il Presidente è stato molto chiaro: dobbiamo cercare di tornare subito vincenti e riportare il Napoli in Europa, che è rimasto per 14 anni nelle competizioni continentali. Dobbiamo ricostruire adesso dopo un’annata difficile, riprenderci le nostre responsabilità e lottare per lo scudetto in alternativa alle solite note. Non vedo l’ora di iniziare. Dall’estero sono arrivate altre proposte, ma avevo dato una parola al Presidente. Sono un uomo del Sud, di Lecce e so cosa significa vivere al Sud, e cosa rappresenta il calcio per il Sud e per il Napoli, la più grande squadra del Meridione. E’ un onore e una soddisfazione per me essere l’allenatore del NapolI”. Obiettivo ricostruzione per il Napoli: “Dobbiamo tornare essere competitivi e chi ha tempo non aspetti tempo, ma bisogna anche essere realisti. Due stagioni fa si è vinto uno scudetto, ma il presente di oggi è che il Napoli ha finito il campionato con distacchi abissali dalla vetta e fuori dall’Europa dopo 14 anni. Oggi abbiamo un progetto importante che è quello di tornare a competere creando basi solide, fatte di lavoro e di cultura del lavoro, di voglia, determinazione e sacrificio. Ammà faticà, come si dice a Napoli. Se qualcuno può essere forte su monte ingaggi e investimenti, ma sulla mentalità e cultura del lavoro, voglia di vincere, nessuno ci deve battere e su questo possiamo colmare i gap economici. Non sono venuto qui a fare il comprimario”. Sui mal di pancia di alcuni calciatori: “Stiamo gestendo queste situazioni. Ho voluto solo una rassicurazione dal Presidente, che avrei deciso io chi sarebbe rimasto e chi no. Da questo punto di vista c’è stata grandissima condivisione con De Laurentiis. Ho parlato con tutti i calciatori, ho sentito anche cosa loro avevano da dirmi, ma i problemi vanno risolti. I calciatori che fanno parte del progetto, al 200% saranno e resteranno nel Napoli. A Napoli non c’è nessuna confusione, c’è chiarezza. Sappiamo quello che si deve fare e lo faremo. Di Lorenzo è il capitano del Napoli e lo considero una persona per bene e importante per lo spogliatoio, così come Kvara. L’anno scorso anche la frustrazione ha portato a delle situazioni non limpide. Siamo tutti uomini, rimboccarsi le maniche con grande stima reciproca e fiducia”. Interviene anche De Laurentiis che parla di Kvara e Di Lorenzo: “Di Lorenzo è un uomo e un calciatore straordinario di grande livello. Posso capire del brutto momento che ha vissuto, che si è sentito abbandonato, cosa che non abbiamo fatto. I calciatori sono ragazzi, che possono anche scaricarsi velocemente. Speriamo che dopo l’Europeo, sia tutto più sereno. Con Kvara non ci sono problemi, esiste un contratto, gli faremo una proposta di cambiamento contrattuale. Chi fa offerte a calciatori sotto contratto, potrebbero anche essere richiamati all’ordine, ma ormai a 75 anni non mi meraviglio più nulla. Io cerco di essere sempre corretto verso tutti”. Su Osimhen, ancora Conte: “So benissimo della situazione contrattuale del calciatore, degli accordi tra club e calciatore, con una clausola che può essere esercitato. Non posso entrare oggi in un discorso su Osimhen su accordi presi in precedenza, che ho accettato tranquillamente”. Sul portiere, idee chiare: “ L’ossatura della squadra parte dal portiere. Meret è il nostro portiere, gode della massima fiducia da parte mia. Già ho parlato con lui, sa cosa mi aspetto. E’ un portiere di altissimo livello con grandi potenzialità e gode della massima stima. Nel frattempo arriva anche Caprile, che già seguivo a Bari. Contiamo su due portieri, che possono essere presente e futuro del Napoli”. I napoletani aspettano l’effetto elettroshock di Conte: “E’ una situazione molto simile a quella vissuta al Chelsea, che aveva vinto lo scudetto due anni prima e poi decimi l’anno dopo. Vincemmo subito lo scudetto. Facemmo qualcosa di incredibile in una premier dove ci sono tante super potenze. Quello che non posso promettere è quello di vincere subito, ne vince solo una. Quello che posso dire è che inizieremo subito un percorso per essere competitivi. Testa bassa e pedalare. Dobbiamo parlare poco e fare fatti. I proclami servono a poco. Sono una persona del fare, non vendo aria fritta”. Sulle aspettative della tifoseria napoletana, Conte è entusiasta: “Napoli è una città bellissima, in grande espansione turistica ed economica. Napoli sta crescendo come è giusto che sia. Sicuramente il calcio è un volano trainante per la città, la passione ci sarà sempre, Napoli è malata in senso positivo per il calcio e cercheremo di coinvolgere e assecondare la voglia di calcio di questo popolo, per vedere crescere Napoli sotto tutti i punti di vista e portare gioia a questa gente”. Sulla costruzione del nuovo Napoli e su Lukaku: “C’è tanta voglia di iniziare la nuova stagione dopo un’annata nera. Bisogna fare le giuste considerazioni e prendere le giuste decisioni. Come rosa, la maggior parte di loro verrà confermata, li considero giocatori validi, sia tecnicamente che come uomini. Cercheremo di fare poche operazioni, mirate che ci porteranno a rinforzare la rosa. Posso contare su una buona base, che può essere sicuramente migliorata. Dopo gli Europei ci muoveremo sia in entrata che in uscita. Faremo le cose giuste affinchè possiamo diventare più forti. Lukaku è un fuoriclasse, è come Osimhen, un calciatore che bisogna sperare di avere in squadra e mai contro”. Sui reparti da rinforzare e su Buongiorno Conte glissa: “I numeri spesso non dicono la verità, ma il Napoli lo scorso anno ha preso 48 gol, finendo come decima peggiore difesa e siamo finiti decimi. Il dato che lascia più sconcertati sono i 27 gol subiti al Maradona, la quindicesima peggiore difesa. Dobbiamo trovare equilibrio, perché nessuna squadra vince senza difesa, anche se il troppo difensivo non porta da nessuna parte. La prima cosa è fare riflessioni di questo tipo, anche perché è stata tutta la fase difensiva che non ha funzionato. Girano tanti nomi, cercheremo di trovare il profilo migliore per i nostri parametri”. Sul recente passato Conte è ottimista: “Due anni fa questo Napoli vinceva lo scudetto, sicuramente scurdammoce o passato, ma il dolore della scorsa stagione dobbiamo portarcelo dentro proprio per crescere tatticamente e caratterialmente. Noi abbiamo calciatori dal punto di vista offensivo davvero importanti. L’allenatore bravo deve mettere i calciatori nelle condizioni migliori e non snaturarli per esaltarli al meglio. Dal punto di vista tattico saremo molto duttili, devo lavorarci quotidianamente per percepire veramente la forza e le caratteristiche di ognuno di loro. La voglia sarà sempre quella di fare un gol in più dell’avversario”. Sui leggendari metodi duri, Conte conferma: “Noi lavoriamo il giusto a prescindere. Rispetto a quanto ero calciatore, oggi si utilizza molto di più il pallone, ma la fatica bisogna farla, bisogna sentirla per crescere. Lavoreremo il giusto per migliorare senza se e senza ma”. Netto su Kvara: “ Kvara resta. Punto. Ha caratteristiche importante, talmente forte sia nell’uno contro uno sulla fascia, che come fantasista venuto dentro. Dobbiamo esaltare le sue caratteristiche, sia come esterno che dentro il campo, bisogna assecondare le sue caratteristiche, cosi come altri giocatori come Ngonge, Politano, Lindstrom, Raspadori che hanno qualità tecniche importanti”.  Parole importanti alla fine della conferenza stampa: “ In questo mio percorso di 3 anni a Napoli e più mi auguro, che i calciatori capiscano che Napoli non deve essere di passaggio, ma una meta, un traguardo”.

Antonio Conte freme, Napoli ha voglia di ricominciare. La stagione inizierà il 9 luglio con il raduno e poi il ritiro a Dimaro.

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