Domani Italia-Albania, le ultimissime

Nella foto: il c Luciano Spalletti (foto FORNELLI/KEYPRESS )

Massimo Ciccognani

DORTMUND Il grande giorno è arrivato. Domani tocca all’Italia, il giorno dell’esordio, il giorno di Italia-Albania che apre il gruppo B (in contemporanea a Berlino si gioca l’altra sfida del girone tra Spagna e Croazia). Interessi altissimi in questo esordio carico di tensione nervosa, con l’Italia che arriva all’appuntamento coscia delle difficoltà, ma anche consapevole dei propri mezzi, che non sono pochi. Il fascino della prima volta per Luciano Spalletti da Ct della Nazionale Italiana. Spalletti è arrivato in Germania senza Acerbi e Scalvini e con qualche acciaccato (vedi Barella e Fagioli) che sono rientrati in gruppo ma sulla effettiva disponibilità, lo scopriremo solo prima del via. Barella sta bene, si è allenato regolarmente, ma sta al Ct decidere se impiegarlo o decidere di preservarlo per la Spagna. Il Ct dovrebbe presentare l’Italia con la difesa a 4 (4-2-3-1), dove, davanati a Donnarumma, è scontata la presenza di Bastoni e anche quella di Dimarco, con Calafiori sul centro-sinistra e Di Lorenzo laterale di destra a completare la linea.  Jorginho e Barella intermedi, con Chiesa, Frattesi e Pellegrini alle spalle di Gianluca Scamacca. Il tutto per garantire maggiore imprevedibilità alla manovra azzurra.

Albanesi gasati: saranno sostenuti da 50mila tifosi 

Squadra conosciuta quella albanese, con tanti  volti noti militanto nel nostro campionato. Dal laziale Hysaa l’atalantino Djimsiti, in regia il leccese Ramadani con Asllani (Inter) e Bajrami (ai lati). Nel tridente d’attacco Borja favorito su Manaj, anche lui con un passato nel nostro paese. A rendere più complicato l’esordio c’è anche il fatto ambientale. Dei 62mila posti a disposizione all’Iduna Signal Park, ben 50mila saranno occiupato da tifosi albanesi, una comunità fortemente radicata in Renania. Dal canto suo il tecnico albanese Sylvinho, avverte l’Italia. “Per loro sarà una gara decisiva, per noi no. Noi andremo a giocare e provare, riconosciamo la grandezza del torneo e degli avversari, ma per noi non sarà decisiva. Anche Spagna-Croazia sarà importante, per chi vuole andare avanti non c’è tempo. Agli Europei può succedere di tutto e tutte le gare sono importanti. L’Italia si adatta, gioca il 4-3-3 o il 3-4-3. Non è un problema, è una squadra tosta, difficile. Cambia qualcosa quando difendono e attaccano, ma se parliamo a livello generale l’Italia è forte a prescindere dal modulo, si difendono molto bene e concedono pochissimo”.

E allora non resta che andare a cominciare. Il tempo è scaduto, è l’ora del calcio d’inizio.

COSI’ IN CAMPO

(Signal Iduna Park, ore 21)

ITALIA (4-2-3-1): Donnarumma; Di Lorenzo, Bastoni, Calafiori, Dimarco; Jorginho, Barella; Chiesa, Frattesi, Pellegrini; Scamacca.

ALBANIA (4-3-3): Strakosha; Hysaj, Ajeti, Djimsiti, Mitaj, Bajrami, Ramadani, Asllani, Asani, Broja, Hoxha. Ct. Sylvinho.

Arbitro Felix Zwayer (Ger)

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