Verso Euro2024, domani test con la Turchia. Spalletti: “Vogliamo iniziare bene il nostro percorso”

Nella foto: Luciano Spalletti (foto Daniele Buffa/Image Sport)

Domani a Bologna, stadio Dall’Ara, ore 21, via alla prima delle due amichevoli pre europeo per la nostra Nazionale in ritiro a Coverciano. Nuova tegola per Spalletti che dopo Acerbi, perde anche Scalvini infortunatosi in Atalanta-Fiorentina. Il tecnico fa spallucce, ma non c’è rimasto bene. “Sono quelle cose che non vorresti mai sentirti dire, ma ne sono già successe un paio e mandiamo il nostro abbraccio a Giorgio che è un grande professionista e il futuro del calciatore moderno. Ieri giocava a centrocampo, è uno che sa fare più cose e per dove sta andando il calcio c’è bisogno di questi calciatori qui. Devo dire che ho visto grande entusiasmo da parte dei giocatori, anche da parte di Gatti che s’è allenato a casa e ha mostrato disponibilità. Vederlo arrivare con le scarpe in mano, di rincorsa da dove era oggi, è un grandissimo esempio”. 

Domani la Turchia, test importante dal quale il Ct vuole trarre spunti preziosi. “Mi aspetto che pian piano si va avanti col lavoro. Non sarà facile andare a scegliere chi lasciare a casa, non è stato facile nemmeno lasciare a casa qualcuno. Ma per me non è solo la partita, noi abbiamo un modo di allenarci per cui sul campo facciamo cose situazionali. Noi la partitina sette contro sette la facciamo nel riscaldamento, poi l’allenamento viene sviluppato nei ruoli fermandoli nei tempi più corretti ma creando pur sempre situazioni vere. Poi la partita ha qualcosa in più, è vero, ma è il lavoro che ti determina come affronterai la partita, è durante il lavoro che fai vedere quella che sarà la risposta in partita”. 

Le parole dei cinque numeri dieci, significativi in questo avvicinamento a Euro 2024. “Per quanto riguarda le frasi, sono stati bravissimi e hanno detto cose molto belle e verranno ridette ogni volta che si andrà a giocare con la Nazionale, è bene risentirle. Se le dico io non può avere lo stesso valore di una roba che dicono Baggio, Del Piero, Totti, Antognoni o Rivera, loro hanno molto più possibilità di perforarti l’anima. Baggio ha detto: “E’ più grande la responsabilità quando si indossa questa maglia, ma poi o l’affrontiamo o la perdiamo questa responsabilità”. Antognoni ha aggiunto che è bello trovare tanti ragazzi che erano nelle giovanili. Totti che bisogna scendere sempre in campo per vincere, possibilmente divertendosi. Rivera ha consigliato di giocare in avanti il calcio d’inizio, ci ha dato un consiglio tattico. Del Piero ha detto: ‘E’ vero che c’è la pressione ma avrete una grandissima opportunità e quella pressione da grandi la ricorderete col sorriso. Vi confronterete coi più forti e al mondo non c’è niente di più bello della sfida’. E poi Buffon ha sottolineato che questo giorno bisogna tatuarselo. Questi sono eroi che noi non dimenticheremo mai, quando smettono vorremmo che non smettessero per la bellezza che ci hanno fatto sempre vedere. E poi voglio ricordare Vialli: con la sua faccia malinconica ma determinata, coi suoi occhi coraggiosi, vogliamo averlo anche se non sarà con noi, lo lasceremo libero di interpretare tutti i ruoli”. 

La partita di domani significa già molto. “Noi abbiamo poi anche l’amichevole contro l’Under 20 mercoledì. Quella è un’altra partita che ci metterà nelle condizioni di fare delle valutazioni. Poi è chiaro che bisogna iniziare a mettere dentro giocatori che si ritengono titolari. La partita di mercoledì è stata scelta per permettere a tutti lo stesso minutaggio: per me ha una risultanza importante quello che vedo. Noi abbiamo sei sostituzioni. Probabilmente all’inizio giocherà Di Lorenzo terzino destro, ma Darmian sa fare il terzo, il quinto, il quarto e può giocare pure a sinistra. Sicuro gioca Orsolini. Quanto a Fagioli, è venuto in conferenza stampa perché è colui per cui sono stato un po’ richiamato per averlo portato in questo raduno. Questi dieci giorni per lui sono fondamentali. E poi si dice sempre che siamo arrivati lunghi e stanchi, poi scelgo uno riposato e non ci va bene. Lui si è sempre allenato da tempo, abbiamo i dati perché ormai è tutto monitorato. Io non ho simpatie e antipatie, ma ho la possibilità di valutare oggettivamente le cose e lui ha fatto tutti gli allenamenti. Centravanti gioca Retegui, portiere Vicario. Poi c’è da valutare: abbiamo tirato il collo e qualcuno comincia ad avere un po’ di affaticamento, si guarda oggi e poi la rifinitura di domani”. 

Si gioca in una Bologna festante per la conquista della Champions, contro una Turchia che Montella ha plasmato benissimo. “Intanto il Bologna ha fatto un campionato bellissimo, gli vanno fatti i complimenti per ciò che hanno fatto vedere, hanno meritato di essere in Champions League. Montella poi lo conosco bene, è uno sveglissimo. All’Adana è subentrato e ha conquistato il nono posto, poi il quarto. L’anno dopo, senza di lui, sono arrivati undicesimi con la stessa squadra. La Turchia ha qualità, estro, hanno ripartenze brucianti e ghigno, ha calciatori che giocano nelle più grandi squadre del mondo e sono arrivati primi nel girone. E’ una partita importante che diventa difficile per quello che è il momento, per il lavoro che abbiamo fatto e per ciò che dobbiamo sistemare. Ma abbiamo tutto per iniziare il nostro percorso: quando si veste questa maglia bisogna rispettare la passione di chi crede in noi”. 

Dopo gli infortuni di Acerbi e Scalvini, Gatti si prende un posto per la Germania, con Pellegrini che ambisce ad essere il nuovo numero dieci azzurro. “Sì, Gatti verrà in Germania e Pellegrini può essere un numero 10, proprio come Barella perché ha le giocate che ti colgono di sorpresa, che non ti aspetti. Poi è la qualità totale della squadra che deve fare la differenza, vogliamo diventare una squadra molto unita e compatta”. 

Pochi giorni di raduno, ma Spalletti, infortuni a parte, si dice soddisfatto. “Le sensazioni sono buonissime, ho visto lavorare la squadra in maniera molto seria e attenta, abbiamo creato il pieno delle possibilità e attenzioni. C’è stata roba una dopo l’altra di continuo e loro l’hanno sviluppata bene. Non si può dire di poter inserire il pilota automatico ma siamo sulla strada buona”. 

In Germania per difendere il titolo conquistato tre anni fa a Londra. “Noi come s’è visto stamani dobbiamo essere disponibili ad assorbire cose di altre squadre, di altri raduni. C’è da imparare da tutti, ci prendiamo le responsabilità di quello che ereditiamo, anche se poi ci sono state anche altre cose nel mezzo e a volte le dimenticate. Ma dobbiamo prendere quel riferimento, dobbiamo cercare il modello migliore possibile”.

Contro la Turchia di Vincenzo Mongtella, spazio al 4-2-3-1: in porta tocca a Vicario, i due centrali saranno Mancini e Bastoni, con Di Lorenzo e Dimarco esterni. Nei due intermedi tocca a Cristante e Jorginho. Di punta c’è Retegui, con a supporto Orsolini e Chiesa, mentre per il trequartista dovrebbe essere Pellegrini. E allora, andiamo a cominciare.


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