Il Bayer Leverkusen Campione di Germania, è quello è, squadra bella, creativa, compatta, di contro una Roma che si perde in un bicchiere d’acqua, ci mette del suo con grossolani errori, come quello di Karsdorp che apre la strada al successo tedesco, e fallisce l’appuntamento che avrebbe potuto cambiare il corso della sua stagione. All’Olimpico finisce 2-0 per le aspirine che piegano i giallorossi con un gol per tempo, di Wirtz e Andrich e mettono il muso avanti direzione Dublino.
Le scelte Un anno dopo rieccole ancora qui, e sempre in semifinale. Roma e Bayer Leverkusen tornano sul sentiero di guerra (calcistico). In palio una nuova finale. Nella Roma (4-3-3), confermato le indiscrezioni della vigilia. C’è Karsdorp a destra al posto dello squalificato Celik, vinto il ballottaggio con Llorente. Dalla parte opposta Spinazzola, mentre i centrali davanti a Svilar sono Mancini e il recuperato Smalling. In mezzo confermati Cristante, Paredes e Pellegrini, mentre io tridente offensivo è affidato al recuperato Lukaku con ai lati Dybala ed El Shaarawy. Qualche sorpresa nell’undici iniziale di Xabi Alonso (3-4-3), che rinuncia a Boniface, punta centrale, con Adli falso nove. A completare il reparto Wirtz e Grimaldo. Tra i pali Kovar, davanti a lui Stanisic, Tah e Tapsoba. Poker di centrocampo affidato ai piedi di Frimpong, Andrich, Xhaka e Hincapié. All’Olimpico fischia il francese Letexier.
Fatale l’errore di Karsdorp Un prima parte di primo tempo dai ritmi alti, con la Roma che pressa subito alto, ma altrettanto fa il Bayer, a caccia del pallone sul primo portatore palla. Venti minuti in cui la Roma si fa preferire, attacca bene lo spazio, Pellegrini manda di poco alto una palla interessante, poi Lukaku di testa centra la traversa. Col passare dei minuti crescono i tedeschi, buon palleggio, attaccano in massa e costringono la Roma ad arrotare i bulloni. Frimpong in controgioco, spedisce sull’esterno della rete, brivido. Partita che si gioca su sottili fili di equilibrio, ma la Roma comincia a vaneggiare dietro, mettendo in serie errori in uscita. E un erroraccio di Karsdorp che appoggia una palla lenta al proprio portiere, permette l’inserimento di Grimaldo che al limite scarica su Wirtz che tutto solo deve solo soffiare sul pallone per spingerlo in rete. E la Roma si spegne, come una candela consumata. Ci prova con orgoglio Pellegrini sul finire di tempo con un destro che si spegne fuori. Nulla da fare, aspirine avanti 1-0 all’intervallo.
Raddoppia Andrich Karsdorp ha l’occasione per farsi perdonare dell’errore, ma arriva in ritardo su una palla tagliata che attraversa tutto lo specchio della porta senza che l’olandese, sul primo palo, riesca a colpirla. Adesso è il palleggio tedesco a farsi preferire, con la Roa che fatica a costruire. Dybala prova a costruire, Spinazzola guadagna un angolo. Dalla bandierina Dybala, palla per Cristante che non inquadra la porta. De Rossi inserisce Angeliño al posto di Karsdorp, fischi per l’olandese. La partita non decolla mentre i minuti passano inclementi. La Roma ci prova ma i tedeschi dietro non mollano di un centimetro. E quando si spingono in avanti, mettono il punto esclamativo sul match con una magia da fuori di Andrich che controlla poi fa partire un destro a giro con palla che si infila all’angolino dove Svilar non può arrivare. Solo nel finale i giallorossi vanno vicini al gol, prima con Azmoun, entrato al posto di Lukaku, ma davanti a Kovar fallisce la conclusione. Come fa anche Abraham a tempo scaduto, spedendo fuori di testa. Non è serata per la Roma, mentre il Leverkusen, quaratasettesimo risultato utile consecutivo, può fare festa.
Cartoline dall’Olimpico (di Gino Mancini)






