Guglielmo Guidi
Cuore e coraggio non sono bastati alla Lazio per trovare la qualificazione alla finale di Coppa Italia. In finale approda la Juventus che ringrazia Milik, con il gol del polacco che nel finale ha evitato i supplementari dopo che i biancocelesti di Tudor aveva pareggiato il conto con la gara di andata: 2-0 a Torino, 2-0 all’Olimpico ad inizio ripresa grazie alla doppietta di Castellanos. L’assalto finale della Juve, porta al sospiro di sollievo di Allegri, e getta nella disperazione Tudor che per lunghi tratti ha assaporato il gusto dell’impresa.
Così’ in campo Due a zero all’andata a Torino per la Juve, ma la Lazio è motivata e vuole provarci. Biancocelesti in campo con il 3-4-2-1. Tudor ritrova Romagnoli che piazza al centro della difesa accanto a Casale e Gila. Hysaj, Guendouzi, Cataldi e Marusic in mezzo. Felipe Anderson e Luis Alberto alle spalle di Castellanos. Si riparte dal 2-0 dell’andata per la squadra di Allegri, che conferma la coppia Vlahovic-Chiesa e schiera Alex Sandro al posto dello squalificato Gatti. Sulle fasce Cambiaso e Kostic. Allegri invece manda in campo la Juve 3-5-2 con Perin tra i pali, Danilo, Bremer e Alex Sandro dietro, McKennie, Locatelli e Rabiot centrali, con Cambiaso e Kostic esterni. davanti Vlahovic e Chiesa. Fischia Orsato.
Castellanos, uno-due micidiale Pensare che a inizio ripresa la partita tornasse in equilibrio non era così scontato. E invece, con una prestazione importante, la Lazio era riuscita a rimettere la partita sui binari di equilibrio, approfittando delle debolezze bianconere e di qualche errore di troppo in zona gol. La Lazio ha fatto la partita, ha tenuto un ritmo molto alto e ha schiacciato i bianconeri. Il gol è arrivato quasi subito a dare coraggio alla Lazio. E la firma è quella di Castellanos che raccoglie un angolo di Luis Alberto, prende l’ascensore eludendo la marcatura (blanda) di Alex Sandro e mette dentro l’1-0 dopo una manciata di minuti. Juve in affanno, ma pronta a pungere in controgioco, ma senza graffiare. Ci prova Vlahovic con una deviazione sotto misura, Mandas c’è. Come c’è Castellanos che a inizio ripresa completa la rimonta e riporta il match in perfetto equilibrio. Duettano Felipe Anderson e Luis Alberto, con lo spagnolo che apre per l’ex Girona che di destro fulmina Perin: 2-0. Adesso Lazio e Juve sono sul 2-2 nel computo globale con la partita dell’andata.
La Juve soffre ma passa Adesso è un’altra partita, con la Juve che prova a reagire. Ancora Vlahovic, bravo a mandare al bari Romagnoli, e diagonale che si spegne di poco sul fondo. Iniziano i cambi per cambiare l’inerzia della partita. Allegri cambia, inserendo in ordine sparso Weah, Yildiz e Milik, producendo il massimo sforzo per evitare la coda dell’overtime. E la qualificazione si materializza a sette dalla fine, quando Weak sfonda a destra e mette in mezzo per il guizzo vincente di Milik che esulta e va a festeggiare sottoil settore bianconero. Finisce qui, perché anche i cinque di recupero, non produciono altre emozioni. La Lazio si illude, ma alla fine la spunta la Juve che vola alla finale del 15 maggio dove affronterà la vincente di Atalanta-Fiorentina di domani sera, e si prende pure la certezza di giocare la prossima Supercoppa Italiana.