Verso Cagliari-Juve. Allegri: “Sarà dura, ma siamo concentrati”

Nella foto: Massimiliano Allegri (foto Matteo Gribaudi/Image Sport)

Augusto Riccardi

TORINO Tanti pensieri nella testa di Massimiliano Allegri alla vigilia della trasferta di Cagliari. Il valore dell’avversario, le parole dello scontento Chiesa, il futuro. Il tecnico riparte proprio dai sardi. “Delle 8 vittorie ottenute quest’anno ne ha fatte 6 in casa, fa tanti gol negli ultimi 15′ con tanti giocatori entrati dalla panchina. A Cagliari è sempre difficile, loro si giocano la salvezza noi un posto Champions, servirà una partita giusta sotto tutti i punti di vista”.

E neppure il mercato lo infastidisce. “In questo periodo ci sono sempre, sia sui giocatori sia sugli allenatori. Noi dobbiamo rimanere concentrati, ai ragazzi ho sempre detto che bisogna lavorare da luglio a marzo per rimanere dentro tutti gli obiettivi. Ora viene il bello, perché ti giochi gli obiettivi per cui hai lavorato”.

Domani Cagliari poi, il ritorno di Coppa Italia contro la Lazio. Guai a parlare di turn over. “La partita più importante è quella col Cagliari, poi vedremo le condizioni fisiche in vista della Lazio. Quella di domani è una partita troppo importante”.

Chiesa non è felice e probabilmente neppure lo stesso Allegri. “Sapevamo che avrebbe avuto qualche difficoltà post infortunio. Il suo sfogo? Ce ne sono stati di peggiori, è normale che quando esce vorrebbe sempre giocare, deve pretendere di più da se stesso. Ha giocato bene nel derby ed è un giocatore molto importante per noi. Deciderò domani chi giocherà tra lui e Yildiz, che ha grande qualità, ma deve fare il suo percorso. Sicuramente ha grandissime qualità, sono molto contento di lui. Dualismo con Chiesa? Giocano più o meno nella stessa posizione. Chiesa-Vlahovic insieme? Sono ottimi giocatori, che possono diventare grandissimi giocatori. Dusan ha ancora tanti anni davanti di carriera e un futuro roseo, Federico sta entrando ora nel periodo migliore della sua carriera. In questo momento ho Kean fuori, che ha fatto differenziato, e Milik che sta rientrando, farli giocare insieme significherebbe non avere cambi in panchina, invece possono essere determinanti”.

Non solo Cagliari perché adesso arriva il ciclo che definirà la stagione. “Esatto. In questo periodo ogni vittoria conta doppio. Abbiamo ancora da affrontare Milan, Roma e Bologna. Dobbiamo fare un passetto alla volta”.

Domani davanti un allenatore come Claudio Ranieri. “Lui ha fatto una vita di calcio e ha sempre ottenuto risultati importanti. Dalla permanenza in Serie A, all’approdo in Champions, fino alla vittoria della Premier League, qualcosa di unico. Anche quest’anno è riuscito a raddrizzare la baracca quando tutto sembrava perduto. È una persona intelligente e di buon senso, oltre a essere un bravo allenatore”.

Il calcio europeo va forte, ma per Allegri il divario è ridotto. “L’anno scorso l’Inter ha fatto la finale di Champions, la Roma quella di Europa League e noi ci siamo arrivati vicinissimi. Non penso che siamo così lontani. Favorita per la Champions? Il Real è la squadra più forte d’Europa con il City, col Bayern sarà una bella sfida perché loro sono sempre noiosi…”.

Futuro sì, ma senza assilli. “Stiamo lavorando tutti insieme per far sì che la Juventus raggiunga la Champions e la finale di Coppa Italia. Una volta raggiunti gli obiettivi sarà la società a dettare le strategie, come è sempre stato”.

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