UEL, Roma in semifinale: dominato il Milan

Nella foto: Esultanza (Foto Gino Mancini)

Una notte speciale, per una Roma speciale. La Roma batte per la seconda volta nel giro di una settimana il Milan, ed è in semifinale di Europa League per il quarto anno consecutivo. E come lo scorso anno, in semifinale c’è il Leverkusen, fresco Campione di Germania, unica squadra d’Europa imbattuta dopo l’1-1 di Londra contro il West Ham. All’Olimpico solo emozioni. Il ritorno, dopo l’1-0 dell’andata a San Siro, finisce 2-1 per i giallorossi grazie alle reti di Mancini e Dybala, ma mai risultato può apparire buguardo, per volume di gioco e occasione confezionate dai giallorossi rimasti in dieci per oltre un’ora. L’infortunio di Lukaku e il rosso (eccessivo) a Celik costringono i giallorosso in dieci, ma la Roma è tanta e schianta un Milan assai povero. I rossoneri, nonosnte l’uoo in più, vanno al tiro sporadicamente, mentre i giallorossi sfiorano più volte il terzo gol. Il 2-1 rossonero nel finale serve a lenire l’amarezza per una notte amarissima. Vince la Roma, ed è in semifinale per il terzo anno di fila. Ora il Leverkusen.

Gli schieramenti La Roma del riconfermato De Rossi (4-3-3), presenta una sola novità rispetto al match di San Siro, ovvero Bove nel triangolo di centrocampo al posto dello squalificato Cristante. Reparto completato da Paredes e Pellegrini. Dietro, davanti a Svilar, la coppia Mancini-Smalling, con Celik a destra, Spinazzola a sinistra. Immutato il tridente offensivo con Dybala, Lukaku, El Shaarawy. Due cambi nel Milan di Pioli (4-2-3-1) che schiera centrale Tomori accanto a Gabbia davanti a Maignan, con Calabria e Theo Hernandez esterni. Cerniera davanti alla difesa con Musah e Bennacer, quindi Pulisic, Loftus-Cheek e Leao alle spalle di Giroud. All’Olimpico fischia il polacco Marcinyak.

Roma devastate De Rossi la vince ancora una volta su Pioli con l’ennesima tattica che annulla un Milan povero di idee e di qualità. Dopo appena venti minuti, la Roma è già avanti di due gol, che fanno tre con quello di San Siro. Tanto per cambiare, la sblocca ancora Gianluca Mancini, come all’andata e allo stesso minuto. Gran giocata di Pellegrini che a giro supera Maignan, palla sul palo, Mancini è lì a raccogliere la ribattuta, uomo della provvidenza, che non si fa pregare a metterla dentro. Il MIlan accusa il colpo e balla come una nave col mare forza nove. E’ burrasca dalle parti di Maignan che a stretto giro deve inchinarsi per raccogliere il secondo pallone finito alle sue spalle. Lukaku, con la solita generosità e ferocia, difende un pallone, vince il duello con Gabbia che respinge alla meno peggio sui piedi di Dybala. Il peggior avversario che potesse capitargli, perché l’argentino, fa quello che è capace di fare, con un tocco vellutato manda il pallone dove solo i campioni sanno indirizzarlo: Maignan può solo guardare, e se vuole anche applaudire. Partita che si mette malissimo per i Milan che però rimane in orbita grazie alla malasorte che si abbatte sulla Roma. Lukaku si ferma e chiede il cambio, dentro Abraham. Poi sale in cattedra Marciniak che punisce un intervento di Celik sulla linea laterale di centrocampo, ruvido ma non cattivo, ma il polacco estrae il rosso diretto e la Roma resta in dieci. Pioli inserisce Jovic, De Rossi toglie Dybala e manda dentro Llorente per riformare il quartetto difensivo. Il Milan ci prova ma si ferma su una traversa scheggiata. All’intervallo è 2-0. Super meritato.

Milan schiantato Il vantaggio numerico induce a pensare ad altra partita. Aspetti il Milan, ma continui a vedere la Roma che se specchia dentro al “fontanone” e vede che il futuro è già scrtitto. E raddoppia le forze e nonostante l’uomo in meno, si fa sentire. I rossoneri provano ad attaccare, ma l’azione è convulsa, figlia dell’imprecisione. La Roma controlla senza affanni e quando può, prova a far male. Spinazzola si presenta solo davanti a Maignan, che con una gran parata salva il 3-0. Poi è sfortunato Abraham imbeccato da El Shaarawy, palla di poco sopra la traversa. Altri due cambi per Pioli che inserisce Florenzi e Okafor al posto di Musah e Pulisic.  A dieci dalla fine cambia anche De Rossi: fuori Pellegrini e Bove, dentro Renato Sanches e Angeliño. Partita ormai bella che finita, con il Milan che salva l’onore ma non la qualificazione, con il gol di testa di Gabbia a quattro dalla fine, che non illude neppure ilpiù appassionato tifoso rossonero. perché la Roma si stringe in una diga incrollabile. Sale l’urlo dell’Olimpico della gente di Roma e romanista. I cinque di recupero sono una passeggiata su lungotevere col bagno finale a Fontana de Trevi dove la Roma festeggia il suo trionfo. Nel delirio di un Olimpico impazzito. Festeggia anche De Rossi, un rinnovo bagnato dalla pioggia caduta su Roma, che per il terzo anno di fila approda in semifinale. Per il Milan un brutto schiaffo a quattro giorni dal derby, per la Roma l’ennesima overdose di felicità. 

Cartoline dall’Olimpico (di Gino Mancini)

La splendida coreografia della Sud (Foto Gino Mancini)
Lukaku abbraccia Mancini dopo il gol (Foto Gino Mancini)
Mancini bacia la maglia per Matteo (Foto Gino Mancini)
Gianluca Mancini esulta (Foto Gino Mancini)
Il raddoppio di Paulo Dybala (Foto Gino Mancini)
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